Integrazione Sociale a Roma e Scuole di Italiano per Migranti

Abbiamo il piacere di invitarVi
al Convegno
"Integrazione sociale a Roma e scuole di italiano per migranti"
28 novembre ore 9.00presso Sala UNICEFVia Palestro,68 Roma
Clicca sull'immagine per scaricare il programma
L’apprendimento della lingua italiana, per il migrante, è il primo elemento di inclusione e partecipazione sociale, indispensabile per la fruizione dei servizi di base, per l’esercizio dei diritti fondamentali, per favorire l’incontro con l’altro e la creazione di nuove identità.L’offerta formativa di corsi di italiano, nella capitale, non riesce a stare al passo con una domanda crescente, in una città che da dieci anni detiene il primato dell’incremento del flusso migratorio.Le principali associazioni di volontariato e del privato sociale che operano in questo campo ne discutono con esponenti politici, amministratori, rappresentanti dell’università e del mondo della scuola, con le parti sociali, con le comunità straniere.
L’iniziativa è promossa da:
Associazione Centro Astalli; Didattica Teatro Cotrad; Associazione Comboniana Servizio Emigranti; Di 28 ce n’è uno; Asinitas onlus; Federazione Chiese Evangeliche in Italia; Caritas Diocesana di Roma; Forum Comunità Straniere; Casa dei Diritti Sociali – Focus; Insensinverso; Comunità di Sant’Egidio; Progetto Mediazione Sociale, con il sostegno dei Centri Servizio per il Volontariato del Lazio CESV e SPES.Aderiscono i Comitati Locali EDA dei Municipi I, V, VI, IX.
Alla sessione della mattina Presiede: Fiorella Farinelli (Presidente del Comitato Scientifico della Scuola Superiore della P.A.) Introduce Paolo Morozzo della Rocca (Comunità di S. Egidio)Relazione di Marco Carsetti (Asinitas onlus)Comunicazione su ricerca statistica: Chiara Peri (Ass. Centro Astalli) e Angela Rossi (Progetto Mediazione Sociale)Sono previsti gli interventi di:Federico Masini (Preside della Facoltà di Studi Orientali – Università La Sapienza)Renata Tomei (Comitati Locali EDA dei Municipi I e IX)Amara Lakhous (scrittore)
Dopo il Dibattito è previsto l'intervento conclusivo di Franco Pittau (Caritas Migrantes).
Sono stati invitati ad intervenire:- Assessore alle politiche scolastiche della Regione Lazio- Miur – Ufficio Scolastico Regionale del Lazio- Sindaco di Roma- Assessori alle Politiche scolastiche e alle Politiche sociali della Provincia e del Comune di Roma- Presidenti e Assessori dei Municipi- Docenti dell’Università La Sapienza- Coordinatori dei Comitati Locali EDA istituiti nei Municipi di Roma- Dirigenti e Docenti del circuito scolastico pubblico- Rappresentanze istituzionali e sociali delle Comunità straniere- Organizzazioni sindacali- Associazioni di volontariato
Il dibattito terminerà alle ore 14.00.Nel pomeriggio, dalle ore 15.00 alle ore 18.00 si svolgeranno due workshop sui temi:
- Didattica e territorio: per un sistema di rete tra le scuole di italiano per stranieri. Il supporto dei Comitati locali EDA. Coordina Augusto Venanzetti (Casa dei Diritti Sociali – Focus)
- Accoglienza e insegnamento dell’italiano per migranti: confronto sulle metodologie, la didattica, la sperimentazione. Coordina Cecilia Pani (Comunità di Sant’Egidio).

Politiche dell'esclusione a Roma- Politiche degli spazi, nuovi razzismi e altre malattie del territorio

Paesaggi dell'esclusione a Roma
Politiche degli spazi, nuovi razzismi e altre malattie del territorio
27 novembre 2008 - Nuovo Cinema Aquila

Giornata di Studi Urbani

h. 9.30 Apertura dei lavori:
Francesco Pompeo, Coordinatore Osservatorio sul razzismo e le diversità “M.G. Favara”
Luigi M. Lombardi Satriani, Presidente AISEA
h. 10 Tavola rotonda: Proprietà, diritti e povertà
introduce Francesco Pompeo, Università Roma Tre
Intervengono:
Pasquale De Muro, Università Roma Tre - Ombre e luci del modello socioeconomico di Roma
Giovanni Caudo, Università Roma Tre - La difficoltà di abitare nella città che si fa banca
Sofia Sebastianelli, Università Roma Tre - Le occupazioni a scopo abitativo e le altre forme dell’abitare
Luisa De Maria, Università Sapienza - Mendicità e povertà nella città eterna: interventi e politiche
h. 11.30 Tavola rotonda: Politiche dell'immaginario, capitali simbolici, pratiche della memoria
introduce Paolo Berdini, Università di Roma - Tor Vergata
Intervengono:
Michele Colucci, Università della Tuscia, Viterbo - Il governo della città e l’uso pubblico della storia
Antonio Parisella, Museo Storico della Liberazione - Estremismo di destra, giovani, violenza. Un’ipotesi
Gruppo BanalisationDuLieu - Pratiche partecipative e arte contemporanea: una proposta per le periferie
h. 14.30 Tavola rotonda: Partecipazione, invisibilità sociale e dittature della sicurezza
introduce Carlo Cellamare, Università di Roma - Sapienza
Intervengono:Antonio Antolini, Rete per la Partecipazione - Quartieri Partecipati: dalle esperienze territoriali alla costruzione di reti per la partecipazione nel lavoro sociale e di comunità
Ulderico Daniele, Osservatorio razzismo e diversità, Università Roma Tre - Dopo l’emergenza e i censimenti: nuove politiche e vecchi rischi di segregazione dei rom
Alessio Bianchini, Università Sapienza - Note etnografiche sulle modalità di accesso e consumo di uno spazio pubblico del V Municipio di Roma
h. 16 Riqualificazione e partecipazione nel VI Municipio
un confronto fra Don Roberto Sardelli e Gianluca Santilli
h. 17 Tavola rotonda: Nuove centralità, vecchie periferie e networks del quotidiano
introduce Nicola Solimano, Fondazione Giovanni Michelucci
Intervengono:
Andrea Priori, Osservatorio razzismo e diversità, Università Roma Tre - Le logiche transculturali della speculazione fra Torpignattara e l’Esquilino
Giuseppe Scandurra, Università di Ferrara - “Io sono del Pigneto, mica romano”. Memoria e senso di appartenenza in una “centralità periferica” di Roma
Sara Caporilli Razza, Università Roma Tre - L'inadeguatezza urbanistica e la precarietà abitativa come condizioni di esclusione sociale. Il caso dell’Ex Bastogi a Roma

l'amaca di Michele Serra

Ci sono cose che già si sanno, o perlomeno si intuiscono. Ma vederle nero subianco, confermate e dimostrate, lascia ugualmente di stucco. Ieri questogiornale ha dato giustamente largo spazio a uno studio realizzatodall´istituto Demos in collaborazione con l´Osservatorio di Pavia. Lo studiodice questo: la paura del crimine, che tanta parte ha avuto nell´ultimoesito elettorale, non si fonda su dati reali. I crimini sono in calo. Inaumento esponenziale, invece, è stata la quantità di cronaca nera diffusadalla televisione: i telegiornali Mediaset al primo posto, il Tg3 il menozelante in questo mercato dello spavento. L´overdose di notizie ansiogeneriguarda l´intero 2007 e il primo semestre del 2008. Negli ultimi mesi (dopole elezioni) la cronaca nera nei telegiornali è drasticamente scemata.Lo studio aggiunge, ed è quasi pleonastico, che paura e insicurezza sonosentimenti direttamente proporzionali al numero di ore che si trascorronodavanti alla televisione. Chi ne vede molta è spaventatissimo. Chi ne vedepoca lo è assai meno, probabilmente anche perché esce più spesso di casa eha dunque modo di farsi un´idea reale, empirica e personale, di quello cheaccade. Che la paura fosse un´arma politica già lo si sapeva. Che la suadiffusione fosse così sapientemente pilotata lo si poteva solo sospettare.Ora è una certezza.
(La Repubblica 23/11/2008)

Incidenti, a Roma 344 morti nel 2007

Incidenti, a Roma 344 morti nel 2007

È Roma la provincia italiana nella quale, nel 2007, si è registrato in numero maggiore di morti per incidenti stradali: sono 344 le vittime nel territorio della capitale segnalate nel rapporto annuale sugli incidenti di Aci e Istat. Un triste primato che Roma detiene nonostante il numero complessivo di incidenti avvenuti sia inferiore a quello osservato a Milano: 24.654 contro 25.662. Dato che assume un valore ancor più drammatico per la capitale se si considera che nella provincia meneghina i morti sono stati "solo" 244, cento in meno.I dati Aci-Istat dicono che nel 2007 nel Lazio sono avvenuti 29.761 incidenti stradali: di questi 485 sono stati mortali per un totale di 527 persone decedute e 41.431 feriti. La scia di sangue sulle strade della regione, dunque, non si limita a Roma.Nel 2007 sono morte 69 automobilisti nel territorio di Latina, 47 a Viterbo, 46 a Frosinone e 21 a Rieti. Se a Roma, infine, i feriti sono stati 33.224, a Latina se ne sono registrati 3.804,a Frosinone 2.407, a Viterbo 1.259 e Rieti 737.
(20 Novembre 2008)

Tour del Gusto al Mercato Esquilino

Dal mese di Ottobre del 2001, il tradizionale ed antico mercato di Piazza Vittorio, viene ospitato nella nuova struttura delle ex caserme Sani e Pepe, a due passi dalla storica piazza.
Nella ex caserma Pepe si svolge il mercato alimentare che si contraddistingue per i suoi prezzi popolari e per la sua dimensione internazionale diventando un punto di riferimento per tutte le comunità straniere in quanto vive un'offerta di prodotti provenienti da diversi paesi.
Il nuovo mercato è dotato di un parcheggio a rotazione coperto di circa 700 posti a prezzi popolari e competitivi. Nella ex caserma Sani viene, invece, ospitato il mercato dell'abbigliamento, dove è possibile fare acquisti di capi di abbigliamento ed intimo, firmati e non, a prezzi ultra-convenienti.
Il Nuovo Mercato Esquilino è aperto tutti i giorni dalle ore 7.00 alle ore 17.00, mentre il settore dell'abbigliamento è aperto tutti i giorni fino alle ore 19.30.
Venerdì 21 dalle ore 10.00 riscopriamo il territorio laziale attraverso la degustazione di prodotti d'eccellenza che vantano una vasta gamma a marchio DOP, IGP, IGT, DOC, DOCG e PAT.
Alle ore 11.30 l'Assessore all'Agricoltura della Regione Lazio Daniela Valentini ed il Presidente del Municipio Roma I Orlando Corsetti, porteranno a tutte e a tutti il loro saluto.
Il Trio di Marco Palermo Ceccacci, nel corso dell'evento, ci intratterrà con musiche originali composte ed arrangiate da tutti i suoi componenti.
Si ringraziano: il Presidente del Mercato Esquilino, l'ANVA Confesercenti, l'APRE Roma Confesercenti, l'APVAD, la SACEA, la UIL TUCS e l'UPVAD.

Condominio, carissimo nemico

Due milioni di cause per sei miliardi di euro. Sei italiani su cento sono in lite col vicinoSpesi tre miliardi di euro l'anno. Schiamazzi e rumori notturni principale causa di litigio
Condominio, carissimo nemico. Cronaca di una battaglia quotidiana
di SEBASTIANO MESSINA

QUEL TAC-TAC degli zoccoli alle cinque del mattino. Quel parcheggio usurpato nel cortile. Quel cane che non smette di abbaiare. Quell'odore di broccoli che invade le scale. Quel maleducato che lascia aperto il portone. Quel principiante che strimpella "Per Elisa" all'infinito. Quei bambini che schiamazzano. Quelle cicche che piovono sul prato.
Altro che casa, dolce casa: da quando l'italiano è diventato un condomino, la sua vita quotidiana è tormentata, oppressa e inacidita dalle battaglie rancorose e sorde che si nascondono sotto l'ipocrisia del buongiorno-e-buonasera davanti all'ascensore, da quelle beghe tra vicini di casa che cominciano con una telefonata all'amministratore, esplodono nell'assemblea del palazzo e finiscono con gli insulti in tribunale, sul più affollato terreno di scontro di questo terzo millennio: la trincea del condominio. Sei italiani su cento sono in causa col vicino. Due milioni di processi, la metà esatta di tutto il contenzioso che invade le affollate aule dei giudici di pace. Tre miliardi di euro spesi ogni anno per le liti condominiali, che qualche volta trascendono e finiscono in tragedia: il 3,5 per cento dei delitti, rivela un rapporto Eures, matura nei rapporti di vicinato.
Chiunque si sia trovato a vivere in un appartamento anche solo per una stagione sa bene che una scala può diventare un campo minato, un pianerottolo può trasformarsi nel ring dei dispetti quotidiani, un androne può mutarsi nel teatro di un dramma. Micro-conflittualità di caseggiato, la chiamano i sociologi. E sbagliano, perché non è micro per niente.
Non solo perché c'è chi arriva a uccidere, per un cane che abbaia o per un rumore di tacchi - quelli che dopo il delitto i carabinieri catalogano immancabilmente come "futili motivi" - ma perché il rancoroso litigio tra condomini è all'origine di una valanga di cause civili e di processi penali. Ma qual è la scintilla che accende lo scontro? Nella classifica dei litigi - compilata dai 13 mila amministratori di condominio dell'Anammi - al primo posto ci sono i rumori che rubano il sonno: mobili spostati alle due di notte, subwoofer che fanno tremare i muri, cagnette che latrano e lavatrici che centrifugano. A Roma, per esempio, un condomino ha denunciato il vicino per rumori molesti perché "tirava ripetutamente lo sciacquone nelle ore notturne, nonostante fosse stato debitamente avvertito che il rumore dello scarico svegliava la famiglia del piano sottostante".

Poi vengono le contese sull'uso degli spazi comuni, che ormai rappresentano per il genere umano quello che per i gatti sono le zuffe per il dominio del territorio. Che diritto ha l'inquilino del terzo piano di parcheggiare il suo furgone al centro del cortile? Perché la signora dell'attico ha piazzato una scala a chiocciola per arrivare al terrazzo condominiale? Come si è permesso il ragioniere del pianterreno di piantare un albero nel giardino comune?
Al terzo posto, i rumori nelle aree condominiali: bimbi che tirano il pallone contro la saracinesca, meccanici che sgasano motori rombanti, portieri che tagliano l'erba alle sei del mattino, magazzinieri che scaricano le bombole del gas. Qualche anno fa il nuovo proprietario di un appartamento all'ultimo piano scoprì che gli altri condomini avevano piazzato le loro autoclavi proprio sopra la sua camera da letto, e dunque il suo sonno era fatto di brevi pause tra il botto di una pompa e quello di un'altra. Andò dall'amministratore, andò dai vigili, andò dal pretore, andò persino in tv (alla trasmissione "Mi manda Lubrano"), ma sempre con lo stesso risultato: zero. L'acqua che piove dal balcone del piano di sopra è al quarto posto: una volta quello che nei regolamenti condominiali è chiamato "stillicidio" prendeva la forma dei panni che gocciolavano o del filo d'acqua che scendeva giù dai vasi appena innaffiati.
Oggi, purtroppo, l'avvento degli irrigatori automatici ha aperto un nuovo fronte: c'è chi è convinto di avere un diritto naturale a lasciarli aperti a manetta per tutta la notte, e non prende neanche in considerazione le proteste della signora del piano di sotto che si ritrova il balcone allagato e il muschio sulle pareti.
Al quinto posto, il braccio di ferro sugli animali domestici. Il pastore tedesco che lascia le sue impronte sull'ascensore, il randagio che fa la pipì sulle macchine posteggiate, il dobermann che scende sempre le scale senza museruola, la gattina adottata dal condominio che fa paura alla signora del quarto piano, per non parlare del rottweiler del colonnello che ha sbranato il chiuhaua della professoressa. L'anno scorso, un ingegnere portò al magistrato le foto della sua auto, il cui parafango era stato addentato - e deformato - dai denti di un pitbull (nulla potè però la giustizia, perché l'animale si era nel frattempo dato alla latitanza).
Tutto questo senza entrare nel contenzioso che tocca il portafogli: il distacco dalla caldaia condominiale, l'errore nella tabella millesimale, l'annullamento dell'assemblea che deliberò il rinnovo della facciata, la contestazione delle quote per l'acqua e via impugnando. Si arriva, dicevamo, a due milioni di cause.
Questo fiume livido e aspro di dispetti e di ritorsioni sfocia nelle aule di tribunale occupando la metà dei giudizi civili e un bel numero di processi penali. A Roma c'è un'intera sezione del Tribunale (la quinta) che si occupa solo di contenzioso condominiale. È al terzo piano del palazzo di viale Giulio Cesare, una lunghissima serie di stanze disadorne nelle quali un magistrato dà retta, di solito, a cinque o sei avvocati contemporaneamente, sommerso da una montagna di citazioni, notifiche, memorie e comparse che dopo tre anni di udienze costeranno ai litiganti in media dai due ai tremila euro ciascuno.
Ma il grosso delle contese approda sulle scrivanie dei giudici di pace. Quelli civili affrontano le questioni che si risolvono col denaro, in maggioranza tra condomini e amministratori. Quelli penali devono invece dipanare le matasse più complicate, uno spinoso groviglio di antichi torti e di quotidiane vendette che invoca giustizia per ingiurie, molestie, danneggiamenti e disturbo della quiete. Ma ci riescono davvero, poi? "Noi dobbiamo emettere una sentenza - ammette Osvaldo Jacobelli, giudice di pace della sezione penale - ma è molto difficile che la giustizia riesca a risolvere il problema pratico che assilla il querelante, dal ticchettio dei tacchi allo sciacquone notturno". Certo, se sono volati gli insulti le cose cambiano.
"Intanto però ci vogliono dei testimoni - spiega Francesco Malpica, anche lui giudice di pace - altrimenti è la tua parola contro la mia. E poi i rapporti sociali si sono così imbarbariti che le parolacce sono diventate un fatto ordinario, al punto che la stessa Cassazione ha stabilito che non offendono più il decoro e l'onore del destinatario. La verità è che nelle cause di condominio affiorano tutte le frustrazioni dell'essere umano: ci vorrebbe uno psicologo, accanto al giudice". Conferma Roberta Odoardi, direttore generale dell'Anammi: "Una volta i vicini erano degli amici. Oggi sono degli sconosciuti, verso i quali prevale spesso l'intolleranza. Prima si citofonava, adesso si va direttamente dall'avvocato".
I magistrati, comunque, vedono solo la cima di un albero assai più grande di quanto non dicano le statistiche del ministero. Secondo l'Anaci (un'altra associazione di amministratori immobiliari) il 73 per cento dei contrasti si risolve infatti bonariamente prima di finire sulla carta bollata, durante le assemblee condominiali. Dunque, quei due milioni di cause sono solo un quarto delle liti. E di questo 27 per cento, quelle che arrivano alla sentenza sono appena due su cinque, perché le altre tre si chiudono dopo le prime udienze con un accordo tra gli avvocati.
I quali si dividono in due categorie: quelli che gettano benzina sull'ira infuocata del cliente, pensando alla parcella che gli spediranno, e quelli che onestamente gli dicono la verità, avvertendolo che sarà molto, molto difficile ottenere un risultato concreto. "A chi si lamenta del cane del vicino, io dico che in 32 anni di carriera non ho mai letto una sentenza di sfratto per un cane" racconta l'avvocato Stefano Giove. "Certo, a volte la causa è inevitabile - prosegue - Ma chi la avvia deve sapere che i nostri giudici non sono come quelli americani, che possono ingiungere al condannato una concretissima soluzione. In Italia si intrecciano norme lacunose, limiti procedurali e giudizi lunghissimi, fino a otto anni, durante i quali le liti con l'altro condomino si fanno spesso ancora più aspre".
Sulla trincea del condominio, dunque, lo Stato non riesce nemmeno a decretare chi vince e chi perde. Servirebbero un codice speciale, processi lampo e nuovi poteri per i giudici. Ma né l'uno né l'altro sono all'ordine del giorno di questo Parlamento, indizio non minore di quanto poco sappiano i nostri legislatori delle angosce quotidiane degli italiani. Per i quali, una volta varcato il cancello condominiale, vale ancora una sola regola: la legge del più forte.
(20 novembre 2008)

Tour del Gusto...Assaggia il Lazio tra i banchi dei Mercati di Roma

Un tour attraverso i mercati romani significa riconoscere la loro importanza, la forza di aggregazione, l'antica e mai tramontata cultura della piazza, dello stare insieme. E al tempo stesso valorizzare i nostri migliori prodotti e stabilire rapporti diretti tra consumatori e produttori basati sulla fiducia, sul dialogo.

E il mercato è il luogo simbolo del dialogo, dell'incontro con l'altro, dello scambio. Sia esso verbale o concreto, un luogo dove si espongono, si degustano, si acquistano i prodotti della terra, congliendone il loro profumo, le tradizioni, tutto ciò che c'è dentro ogni songola degustazione. Un luogo che fa parte del nostro vissuto e della nostra nostra quotidianità e che a Roma in particolare è sinonimo di identità. Identità di metropoli e di quartiere. Di romanità e multietnicità. Oltre che di qualità, alimentazione e vita. Un luogo da preservare e valorizzare dunque, anche attraverso iniziative come queste che portano luce a ciò che troppo spesso appare scontato.
Novembre 2008
Venerdì 14
Mercato Nuovo Talenti-via Grazia Deledda
Venerdì 21
Mercato Esquilino-via Turati
Venerdì 28
Mercato Spinaceto-viale Caduti per la Resistenza
Dicembre 2008
Giovedì 4
Mercato Vigna Murata-voa A. Meldola
Venerdì 5
Mercato Colli Albani-Piazza dei Castelli Romani
Giovedì 11
Mercato Italia-via Catania
Venerdì 12
Mercato Vescovio-via Fara Sabina
Giovedì 18
Mercato Tiburtino I°- Largo degli Osci
Venerdì 19
Mercato Testaccio

Fatti furbo metti la barriera

Siete tutti invitati a partecipare e a diffondere:

Progetto “Prisma – Stranieri” “GIRASOLE” – Roma
“Campagna di sensibilizzazione” : “Fatti furbo, metti la barriera”

I Seminario sulla Prevenzione e Informazione
dell’HIV – AIDS e delle MST (Malattie sessualmente trasmesse)

29 Novembre 2008 - ore 10:00- 17:00
Presso: Istituto Don Orione, Via Don Orione, 8 Roma – Sala "VALLESI"
Si gradisce l'iscrizione al seminario:
e-mail :
seminariohivaids2008@yahoo.it - Info. 3395725733

Organizzato: Associazione Donne a Colori Onlus, Università A Las Peruanas, Consulta per l’Integrazione Sociale dei Cittadini Stranieri del Municipio IX Roma, Contributo: OIM Roma - Ufficio Regionale per il Mediterraneo

Vi aspettiamo.

Rag. Luz M. Paredes Ramirez
Presidente della Associazione Donne a Colori Onlus
Responsabile del Seminario
e-mail:
seminariohivaids2008@yahoo.it
e-mail:
donneacolorionlus@yahoo.it

L'isola dei bambini cerca volontari

L'Associazione Isola dei bambini Onlus sta cercando volontari disposti a partecipare alla raccolta fondi nel periodo di Natale. Si tratta di confezionare pacchi regalo presso gli stands dell'Associazione che saranno allestiti in alcuni centri commerciali di Roma fino al 24 dicembre. I fondi raccolti serviranno per finanziare progetti umanitari in India e Filippine.

Tutti gli interessati possono inviare una e-mail a info@islangbata.it.
E' previsto un rimborso spese giornaliero

"Casa Romania"

Il Governo Romeno è lieto di invitarLa alla presentazione di “Casa Romania” iniziativa che rientra nella più ampia Campagna Istituzionale “Romania, piacere di conoscerti”, finalizzata a promuovere e consolidare l'integrazione della comunità romena in Italia.
“Casa Romania” è un padiglione espositivo che riproduce gli ambienti di una moderna casa romena nella quale saranno presentati elementi della cultura e della tradizione di questo Paese e in particolare alcuni momenti di intrattenimento basati su arte e gastronomia.
ROMA - PIAZZA DEI CINQUECENTO -
7, 8 e 9 novembre 2008.
Apertura al pubblico dalle ore 10:00 alle ore 18:00
AGENDA EVENTI
Showcooking con chef romeni professionisti che mostreranno al pubblico come cucinare alcune ricette tipiche:
venerdì 7 e domenica 9 novembre, 3 spettacoli al giorno
(12.00 - 15.00 - 17.00), ciascuno di circa 30 minuti.
Danze folkloristiche romene eseguite dal gruppo “Dor Calator”:
sabato 8 novembre, 3 spettacoli
(12.00 - 15.00 - 17.00), ciascuno di circa 20 minuti.
http://www.romaniapiacerediconoscerti.it/casaromania/

罗马的图书馆

在图书馆里学习意大利语:
通过书本学习和了解意大利的语言和文化

由于在Pigneto图书馆开设有中文图书架(图书外借),与此相关联,图书馆考虑给中国移民开设意大利语初级课程,2008年11月17日(星期一)在Pigneto图书馆开班。

为了使学生更好的了解意大利的文化,社会和机构,除了语言课程外,还有阅读课和罗马的旅游参观。课程是免费的,提供给学生学习用品。

整个课程共90个小时,每周2次,每次2个小时。

报名11月14日截止,可以打电话或来图书馆报名。

课程时间:星期一和星期四下午2点到4点

Pigneto图书馆 (市政府六区- Prenestino/Labicano)
地址:Via Attilio Mori, 18 电话: 06 45460541
公车:81,105,810 有轨电车:5, 14, 19 火车:Roma-Pantano ( Ponte Casilino站)

咨询:
多元文化办公室 电话. 06 45430264
www.romamultietnica.it
info@romamultietnica.it

L’italiano in biblioteca: conoscere la lingua e la cultura italiana attraverso i libri

L’italiano in biblioteca: conoscere la lingua e la cultura italiana attraverso i libri

Dal mese di Novembre 2008, per affiancare le nuove sezioni di libri in lingua (albanese, arabo, cinese, polacco, romeno), partono i laboratori di italiano per stranieri di livello base, presso le Biblioteche Franco Basaglia, Guglielmo Marconi, Pigneto e Borghesiana.

Oltre alle lezioni di lingua, i laboratori prevedono percorsi di letture e visite guidate in città per avvicinare gli studenti alla cultura, alla società e alle istituzioni italiane. Le lezioni sono gratuite e agli studenti verrà fornito il materiale didattico.
Ogni laboratorio avrà una durata complessiva di 90 ore, con 2 lezioni a settimana di 2 ore ciascuna.
Le iscrizioni dovranno essere effettuate entro mercoledì 14 novembre telefonando o recandosi presso una delle biblioteche di riferimento.

Biblioteca Franco Basaglia (Municipio XIX - Primavalle)
Via Federico Borromeo, 67 tel. 06 45460371
Orario lezioni: martedì e giovedì 17-19

Biblioteca Guglielmo Marconi (Municipio XV - Portuense)
Via Gerolamo Cardano, 135 tel. 06 45460301
Orario lezioni: martedì e giovedì 10-12 (per donne immigrate madrelingua araba)

Biblioteca Pigneto (Municipio VI - Prenestino/Labicano)
Via Attilio Mori, 18 tel. 06 45460541
Orario lezioni: lunedì e giovedì 17-19 (per cittadini cinesi)

Biblioteca Borghesiana (Municipio VIII - Borghesiana)
Largo Monreale, snc tel. 06 45460361
Orario lezioni: mercoledì 17-19


Per informazioni:
Ufficio Intercultura Tel. 06 45430264-265-251
www.romamultietnica.it
info@romamultietnica.it