25.07.09 Street in action: Accade al Nuovo Mercato Esquilino

In una calda giornata di Luglio, accade che tanti b-boys e b-girls provenienti da diverse zone periferiche eurepee: Italia, Francia, Spagna, Lituania e Polonia, si incontrino per fare street art (break dance e writing), nel piazzale antistante il Nuovo Mercato Esquilino.
E tutto ciò accade mentre centinaia di cittadini, come quasi tutti i sabati, si recano al mercato giungendo da tutta Roma per acquistare cibi e spezie di ogni genere, come solo all’Esquilino è possibile fare.

E così,sabato 25 luglio 2009 alle ore 12.00, la musica si diffonde tra i banchi e smuove i muscoli incuriosendo clienti e passanti di questo straordinario mercato internazionale che con i suoi colori fa da sfondo scenografico.

Lo spettacolo pian piano attira chiunque possieda curiosità, avvicina chi vi riconosce energia, sogni, bellezza. Stimola l'attenzione di chi ha il piacere di ascoltare ed osservare giovani che ballano, saltano, si sfidano, si divertono insieme, donando agli altri la loro passione di esprimersi.
Il piazzale si riempie di tanti volti ed abiti colorati: di festa, applausi ed improvvisati fotografi.
Il mercato internazionale di Roma diviene, ancora una volta il palcoscenico ideale per "abitare" relazioni, fare cultura di incontro, integrazione e coesione sociale.

L'Equipe del Progetto "Mediazione Sociale- Esquilino"










Luglio 2009-Corsi di formazione rivolti a cittadini di Paesi Terzi

La C.R.S. - Cooperativa Roma Solidarietà, promossa dalla Caritas Diocesana di Roma, organizza, nell'ambito del FondoEuropeo per l'Integrazione dei cittadini di Paesi Terzi2007-2013, Ministero dell'Interno, 3 corsi di formazione rivolti a cittadini di Paesi Terzi, non comunitari, non titolari di protezione internazionale, regolarmente soggiornanti in Italia.
1. Progetto "CivicaMente: lingua e cultura italiana perstranieri"
- Corso di lingua, cultura italiana ed educazione civica
* 100 ore corso per analfabeti e semianalfabeti (10posti)
* 120 ore corso di italiano di base - A2 (20 postirivolti specialmente a donne)
* 120 ore corso di italiano intermedio - B1 (20posti rivolti a uomini e donne)
2. Progetto "Toolkit: conoscenze, competenze e strumenti per lavorare nella ristorazione"
- Corso di formazione per pizzaiolo (310 ore) suddiviso in:
* 52 ore di lingua, cultura italiana ed educazione civica
* 108 ore di formazione presso la scuola "A Tavola con lo Chef" di Roma
* 150 ore di tirocinio formativo presso pizzerie di Roma e Provincia
3. Progetto "Road Map: strade e competenze per un lavoroin Italia"
- Corso di informatica e utilizzo Internet per l'inserimento nel mondo del lavoro
* 40 ore di lingua, cultura italiana ed educazione civica
* 40 ore di informatica e utilizzo internet
Sono già aperte le iscrizioni presso il Centro Stranieri della Caritas Diocesana di Roma, in via delle Zoccolette 19. Le selezioni si svolgeranno dal 7 all'11 Settembre 2009, ore14:00 presso Centro Ascolto Stranieri Caritas Roma, Via delle Zoccolette n° 17.

In allegato troverete i dettagli dei corsi e i requisiti perpartecipare. Gli interessati devono portare codice fiscale e originale del permesso di soggiorno. Restiamo a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Centro Stranieri Caritas Diocesana di RomaVia delle Zoccolette 18, 00186 RomaTel. 06/6875228

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Traduzione in lingua cinese a cura del Progetto Mediazione Sociale.
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Traduzione in lingua filippina a cura del Progetto Mediazione Sociale
Ang C.R.S. – Cooperativa Roma Solidarietà, sponsored sa Caritas Diocesana sa Roma, bilang bahagi ng European Fund para sa Integration 2007-2013, Ministero dell’Interno, nagorganize ng 3 Kurso ito ay para sa mamamayan ng ikatlong bansa, di EU, hindi humahawak ng isang pang-internasyonal na proteksyon, regular residence sa Italya.1. Project "Civic: Italian wika at kultura para sa mga dayuhan"- Course sa wika, kultura at sibiko edukasyon• 100 oras na kurso para sa mga level 1 (alfabets)sa italyano (10 available)• 120 oras na kurso sa Italian base - A2 level 2 (20 available para sa mga kababaihan)• 120 oras na kurso sa Italian Intermediate - B1 level 3(20 upuang available para sa lahat)2.2nd Project Toolkit: kaalaman, kakayahan at mga kasangkapan upang magtrabaho sa nakatakda "- Training course para sa pizza (310 oras) nahahati sa• 52 na oras sa wika, kultura at sibiko edukasyon• 108 oras ng pagsasanay sa paaralan ang "A tavola con lo Chef"(Working with a Chef) sa Roma• 150 oras ng pagsasanay sa internship pizzerias sa Roma at lalawigan3. 3rd Project "Road Map: daan at kasanayan para sa isang trabaho sa Italya"- Bachelor of Computer at Internet gamitin para sa pagpasok sa trabaho• 40 oras sa wika, kultura at sibiko edukasyon• 40 na oras ng mga computer at internet gamitinInteresadong partido ay dapat magdala ng tax code(codice fiscale) at ang orihinal na permiso di soggiorno.Bukas na pagpapalista sa” Centro Stranieri Della Caritas Diocesana” Center of Foreign diyosesis Caritas ng Roma, sa Via delle Zoccolette, 19.Ang mga pagpipilian ay gaganapin sa 7-11 ng Setyembre 2009, at 14:00 pmsa Centro Ascolto Stranieri Caritas Roma, Via Delle Zoccolette no. 17. Para sa karagdagang impormasyon makipag-ugnayan sa mga numero: 06. 6861554 - 06. 6875228
Traduzione in bengali a cura del Progetto Mediazione Sociale
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Centro Estivo
a Contigliano (RI)
Dal 10 al 25 Agosto 2009
Per bambini e bambine dai 6 ai 12 anni
Tutte le attività sono gratuite

Per info:
3396620613
Associazione SOS Razzismo
www.uni.net/sos.razzismo

21.07.2009 Tutti in piazza è Street in Action


“Street in Action” Young Creativity From European Urban Spaces
17-26 Luglio 2009 Roma

Organizzato da Lunaria - Culto del Ritmo- Badu bros
Il Progetto è uno scambio giovanile che ha coinvolto giovani provenienti zone periferiche eurepee: Italia, Francia, Spagna, Lituania e Polonia per un totale di 25 giovani.
Tema centrale dello scambio sono i giovani e le periferie, i conflitti che potenzialmente possono emergere nelle grandi città e l’elaborazione di azioni non violente sul territorio, i giovani gli spazi e la loro percezione dei contrasti che possono nascere dall’analisi del tema legalità/illegalità.
Durante il progetto i ragazzi hanno partecipato a laboratori sulla street art (break dance e writing), a incontri presso associazioni e progetti giovanili del territorio e hanno collaborato alla realizzazione di uno spettacolo finale composto da una performance di break dance e la realizzazione di graffiti su pannelli removibili presso il Mercato Esquilino e il Circolo degli Artisti il 25 Luglio 2009.

21.07.09 Quando i bambini fanno oooohhh..(rrore!)...imitando gli adulti

da La Repubblica (21 luglio 2009)

Bullismo in una media: "Disinfettavano ogni penna che toccavo. Mi chiamavano camorrista "Antonio è stato bocciato. La denuncia della madre in tv. Caso fotocopia l'anno scorso
Treviso, bimbo napoletano cambia scuola"I miei compagni dicono che puzzo"
TREVISO - Lo chiamavano "figlio di camorrista". Dicevano che "puzzava" perché era "meridionale". In classe i compagni gli cantavano il coro che l'eurodeputato Matteo Salvini intonava nelle feste di piazza: "Senti che puzza, scappano anche i cani. Stanno arrivando i napoletani". Il piccolo Antonio è stato bocciato alla prima media di Treviso. Non sopportava che gli altri studenti lo insultassero in quel modo. La mamma non denuncerà la direttrice "ma in quella scuola mio figlio non andrà più". Ha preferito la tv di Treviso Antenna Tre Nordest alla caserma dei carabinieri, ma le sue parole sono una condanna pesante. "Hanno sbeffeggiavano mio figlio per mesi. Dicevano che era un camorrista perchè era nato a Napoli. Lo emarginavano neppure fosse un appestato. Disinfettavano le penne dopo che lui le aveva toccate: dicevano che puzzavano. C'era una situazione per nulla serena e il rendimento di mio figlio ne ha risentito". A luglio Antonio è stato bocciato, eppure l'anno precedente, in quinta elementare, le maestre erano soddisfatte del suo rendimento scolastico, convinte che avrebbe superato le medie brillantemente. Antonio è un ragazzino timido, più alto dei suoi coetanei; ama leggere e la sua cameretta è piena di peluche. La mamma, separata e d'origini campane anche lei, è arrivata a Treviso due anni fa per lavorare in una scuola della zona. La città le piace, ma dal prossimo anno, ha deciso di far cambiare istituto a suo figlio: "In quell'inferno - ha detto in tv - non ce lo mando più". Un caso fotocopia a quello reso pubblico l'anno scorso sempre nella provincia di Treviso e sempre ai danni di un bambino napoletano. Erano i mesi dell'emergenza rifiuti in Campania e i bambini della terza elementare di Loria presero di mira un loro compagno di otto anni, d'origine napoletane, chiamandolo con disprezzo "monnezza". Intervenne il dirigente scolastico e il sindaco fu costretto a chiedere scusa a nome della città.

Puliamo il Mondo 2009

E' cominciata la campagna per aderire a “Puliamo il Mondo”, l’iniziativa di volontariato ambientale che Legambiente ripropone per il sedicesimo anno consecutivo, il 25, 26 ed il 27 Settembre 2009.
Dal sito
www.puliamoilmondo.it è possibile scaricare la scheda di adesione da inviare compilata al numero di fax 06-85355495 oppure via e-mail a legambiente.gesualdi@legambientelazio.it.
Per informazioni
Legambiente Lazio Onlus
Viale Regina Margherita,157-00198 Roma
Tel. 06.85358051-77 Fax 06.85355495
Sito:
www.legambientelazio.it
Email: legambiente.gesualdi@legambientelazio.it

Allarme pirateria stradale. In folle aumento i casi

Nei primi sei mesi siamo al più 57%. Le pene per questi reati al volante sono ancora leggerissime: da un anno a tre anni di reclusione
E' di nuovo allarme pirateria stradale: i casi, nel primo semestre di quest'anno sono in continuo aumento, Con un clamoroso + 57% dovuto a 214 incidenti. I dati arrivano dall'osservatorio Asaps, l'associazione amici polizia stradale, che fotografa una situazione preoccupante: quest'anno ci sono già stati 43 morti e 263 feriti per colpa dei pirati della strada. Un numero altissimo ma che, incredibilmente, nonostante l'aumento degli incidenti, corrisponde a un netto calo (del 10%) delle vittime rispetto alle 48 dello scorso anno, anche se i feriti invece sono in grande crescita con un + 107% rispetto ai 127 dei primi sei mesi del 2008.
Questo vuol dire che la correlazione fra incidenti e morti nei casi di pirateria stradale è piuttosto casuale in quanto la fattispecie dei casi possibili (dalla macchina che piomba sulla folla alla fermata di un autobus al folle che travolge un ciclista) è molto variabile mentre lo stesso monitoraggio dei vari casi riguarda solo una piccola parte degli eventi effettivamente accaduti. "Gli episodi passati al setaccio - spiegano infatti all'Asaps - dal nostri Osservatorio sono solo quelli più gravi". Ma si tratta comunque di una ricerca molto importante perché consente di capire molto sul fenomeno: il 75% degli autori viene infatti smascherato, mentre "solo" il 25% resta ignoto. Non solo: su 214 inchieste monitorate, 160 hanno condotto all'identificazione del responsabile, arrestato in 73 occasioni (45,6% delle individuazioni) e denunciato a piede libero in altre 87 (54,4%).
Questo vuol dire che è il pirata della strada difficilmente la fa franca, ma testimonia anche il fatto che la causa principale della pirateria stradale è da attribuirsi all'alcol e alle droghe: solo un pazzo può pensare di sfuggire alle successive indagini, senza contare che in 59 casi, il 37%, è stato accertato che il pirata della strada era drogato o ubriaco. Una percentuale apparentemente bassa, in realtà elevatissima perché non va dimenticato che la positività dei test condotti è riferibile solo agli episodi di pirateria nei quali il responsabile sia stato identificato, dunque 160 su 214... Non solo: spesso la polizia non può più sottoporre il pirata della strada al a controllo alcolemico o narcotest, perché sono trascorse ore o addirittura giorni dall'incidente.
L'aspetto più sconcertante di tutta questa vicenda rimane il fatto che le pene per i pirati della strada sono ancora leggerissime: da un anno a tre anni di reclusione, anche se le sanzioni per l'omicidio colposo connesso col consumo di alcol o sostanze stupefacenti sono diventate un po' più pesanti. Se invece l'altro ieri fossero state approvate le modifiche al codice della strada - poi fatte slittare a settembre - la legislazione sarebbe stata ben più severa. E i criminali della strada avrebbero avuto un'estate ben più dura.
La Repubblica, 20 luglio 2009

Via Cassia, muore una donna investita alla fermata.

Di seguito pubblichiamo una notizia inviataci dalla Comunità Filippina
Via Cassia, muore una donna investita alla fermata.
«L'auto correva troppo»La macchina ha sbandato in fase di sorpasso ed è finita contro un palo. Ferite anche altre due persone.
Una cinquantenne filippina è morta questa mattina in un incidente stradale a Roma sulla via Cassia, all'altezza dell'Olgiata. Ferita in maniera molto grave anche la sorella che attendeva lo stesso bus e una donna moldava. In base a quanto riferito dalla polizia municipale capitolina, poco dopo le 7 di venerdì mattina una macchina in fase di sorpasso ha sbandato finendo sul marciapiede e investendo le tre donne. La vittima è una filippina di 58 anni, da tempo residente in Italia dove faceva la colf. Ferita in gravi condizioni anche sua sorella ricoverata in codice rosso all'ospedale San Pietro e sottoposta a un intervento chirurgico. L'altra donna coinvolta è ricoverata nella stessa struttura, ma sarà dimessa presto.
IL FIGLIO HA VISTO TUTTO - «Ho visto tutto, ero assieme a mia madre per andare al lavoro. Adesso come faccio? Ho già perso mio padre e sono rimasto solo con la mia sorellina di 17 anni». A parlare tra le lacrime è Sigfrid, il figlio di 27 anni della donna investita e uccisa mentre era alla fermata dell'autobus della linea 201. «Ho visto una Golf grigia, guidata da un giovane, sorpassare ad alta velocità - ha detto Sigfrid - Prima ha tamponato una Micra poi, dopo aver zigzagato per alcuni metri, è finita in testacoda addosso a noi». Alla fermata, situata su un marciapiede, e secondo l'azienda comunale dei trasporti Trambus sicura, c'erano altri stranieri, che aspettavano di andare al lavoro.
LO SCONTRO - «Stiamo cercando il maggior numero di testimoni possibili per ricostruire con certezza la dinamica dell'incidente» ha detto Walter Brigani, funzionario del XX gruppo della Polizia Municipale. «Il giovane alla guida della Golf non è in stato di fermo - ha aggiunto - al momento non è possibile stabilire se andava a velocità eccessiva». In base alla ricostruzione degli agenti, l'incidente è stato innescato da un contatto tra due veicoli in fase di sorpasso e si è verificato sulla via Cassia all'altezza del civico 1823. Il conducente della Golf grigia, un uomo di circa trent'anni, ha perso il controllo dell'auto per evitare l'impatto con una Micra che svoltava sulla sinistra. Al volante una ragazza di circa 25 anni che doveva girare per accedere al parcheggio del supermercato in cui lavora. Dopo una corsa di circa 40 metri, la Golf è finita sulla banchina della fermata dell'autobus. I due conducenti delle vetture, entrambi illesi, sono stati ascoltati dalla polizia. Dai primi controlli con l'etilometro risulta che l'investitore non avesse valori fuori norma. Sul posto sono accorsi subito anche i genitori del ragazzo, che hanno definito il figlio come «un bravo ragazzo che stava andando a lavorare».
I TESTIMONI «CORREVA TROPPO» - Secondo alcune testimoni che sono passate sulla Cassia subito dopo l'incidente, la Golf grigia si è schiantata contro un palo: uno scontro molto forte tanto che la palina del bus e un vicino cartellone pubblicitario sono stati abbattuti. La fermata in quel tratto di strada non è protetto se non da un piccolo marciapiede. I conoscenti della vittima si sono ritrovati sul luogo dell'incidente: «Vergogna» ha mormorato qualcuno dalla folla contro il giovane che ha provocato l'incidente «Ha ucciso una persona, deve vergognarsi perchè guidava troppo forte», ha gridato un cittadino contro un parente del giovane, che ha risposto: «È stata una disgrazia».
AIUTATECI! AD AVERE GIUSTIZIA!!!!!
Muore anche la 2° donna filippina investita!!!!!

Ang mga pangunahing puntos ng "Pahayag ng tulong at suporta para sa mga pamilya"

Mula sa site www.stranieriinitalia.it Ang mga pangunahing puntos ng "Pahayag ng tulong at suporta para sa mga pamilya"

15 Hulyo 2009 - Ang pagsunod sa mga anunsyo at mga pagbabago, ang gobyerno ay iniharap ngayon sa “Camera dei consigli”(kung saan nagtitipon ang mga politico para magdesisyon ng bagong batas) ang kanyang mga plano upang patatagin ang mga lokal na manggagawa sa pamamagitan ng isang "Pahayag ng tulong at suporta sa pamilya."

Mga employer na Italyano, EU o mga ibang lahi(extracomunitari) na may “Carta di soggiorno ay maari nang ilagay sa regola ang mga kanilang domestic helpers (colf o badante) na walang contrata, “nero”, na nasa serbisyo before sa date ng June 30, 2009 at least tatlong buwan na nagtratrabaho sa amo ng walang contrata. Ang deklarasyon ay naghahalaga ng 500 euro gastos para sa bawat trabahador at maaaring isubmit mag-umpisa sa 1 hanggang 30 SEPTEMBER.
Para sa mga manggagawang Italyano o EU isubmit ang mga modulo sa INPS, sa mga ibang lahi(extracomunitari), ang mga pahayag ay dapat isubmit sa pamamagitan ng internet sa SPORTELLO UNICO PER L’IMMIGRAZIONE.
Ang bawat pamilya ay maaaring maghire ng hanggang sa maximum isang (Colf) at dalawang tagapag-alaga (Badante)ibang lahi. Sino ang nagtatanghal ang deklarasyon para sa isang colf ay dapat magkaroon ng kita ng hindi bababa sa 20mila euro bawat taon, ay ang isa lamang na makatanggap ng kita sa pamilya, o hindi bababa sa 25 libong euro, kung sa pamilya may mga ibang pang mga tao na tumanggap ng kita.
Walang limitasyon ng kita ang paglalagay sa regular ang mga tagapag-alaga(Badante), ngunit sa kasong ito ay kailangan na inaprubahan ng isang mahalagang Dokumentp galing sa ospital o ang pamilya ng doktor na nagsasabi ang limitasyon ng tao na tinutulungan ay kailangan talaga ng tulong, At kung kailangan ng dalawang taga-pagalaga ay kailangan din apobahan ng doktor.
Kahit na ang mga na nag-apply para sa daloy ng mga entry sa 2007 o 2008 (domanda per I flussi d’ingresso 2007-2008)ay maaaring magsubmit ng mga pahayag ng paglitaw. Mga taong pumili ng landas na ito, gayunpaman, awtomatikong surrendered sa demand para sa streaming, na-archive.
Hanggang sa katapusan ng pahayag, ang mga empleyado ay hindi maaaring maexpelled, o, kasama ang mga tagapag-empleyo, maging saklaw ng mga kriminal at administratibo ng pagdinig para sa paglabag sa immigration o trabaho. Ang mga offenses ay forgiven kung ang regularization ay magtagumpay
Kapag naverify na ang application ay admissible, ay ang SPORTELLO UNICO ay cocommunicate sa mga tagapag-empleyo at mga manggagawa para sa pagtatapos ng pamamalagi. Sa puntong ito, ang mga empleyado ay maaaring mag-apply ng Permesso di soggiorno sa kanyang sariling gastos. Sa bagong batas pwedeng tumaas ang bayad para sa pag-aaply ng permesso di soggiorno, ang maaring magastos sa ngayon ay 70 euro.
Maaari ring sumali sa regularization ang mga na expelled sapagkat wala sila nuong permesso di soggiorno o meron siyang permesso di soggiornong nawalan ng bisa. Para naman sa mga taong na expelled sa dahilang terorismo, hindi pagsunod sa batas, o nagkaroon ng krimen o nagkaroon ng señal “inammissibile” hindi pwedeng mag-apply.
Huwag gawin na manloko. Kung isusubmit mo ang mga maling papaya,kung gumagamit ng pekeng dokumento, ito ay malamang na hanggang sa anim na taon sa bilangguan.

I punti principali sulla regolarizzazione dei lavoratori domestici




Traduzione in bengali ad opera del Progetto Mediazione Sociale


I punti principali sulla regolarizzazione dei lavoratori domestici

Dal sito www.stranieriinitalia.it
di Elvio Pasca

I punti principali della “Dichiarazione di attività di assistenza e di sostegno alle famiglie”
15 luglio 2009 – Dopo annunci e modifiche, il governo
ha presentato oggi alla Camera il suo progetto di regolarizzazione dei lavoratori domestici, attraverso una “Dichiarazione di attività di assistenza e di sostegno alle famiglie”. I datori di lavoro italiani, comunitari o extracomunitari con la carta di soggiorno, potranno mettere in regola colf e badanti che al 30 giugno 2009 erano già occupate presso di loro in nero da almeno tre mesi. La dichiarazione di emersione costerà 500 euro per ciascun lavoratore e potrà essere presentata dal 1 al 30 settembre. Per lavoratori italiani e comunitari si potranno usare dei moduli da presentare all’Inps. Per i lavoratori extracomunitari, le dichiarazioni andranno presentate via internet allo Sportello unico per l’Immigrazione. Ogni famiglia potrà mettere in regola al massimo una colf e due badanti extracomunitarie. Chi presenta la dichiarazione per una colf dovrà avere un reddito di almeno 20mila euro l’anno, se è l’unico a percepire un reddito in famiglia, oppure non inferiore a 25mila euro, se in famiglia ci sono altre persone che percepiscono reddito. Nessun limite di reddito è previsto per regolarizzare le badanti, ma in questo caso sarà indispensabile un certificato della struttura sanitaria pubblica o del medico di famiglia che attesti le limitazioni dell’autosufficienza della persona assistita. Sarà sempre il medico a certificare se davvero c’è bisogno di due badanti. Anche chi ha già presentato domanda per i flussi d’ingresso 2007 o 2008 può presentare la dichiarazione di emersione. Chi sceglie questa strada, rinuncia però automaticamente alla domanda per i flussi, che viene archiviata.Fino al termine dell’esame della dichiarazione, il lavoratore non potrà essere espulso, né, insieme al datore di lavoro, essere oggetto di procedimenti penali e amministrativi per la violazione delle norme sull’immigrazione o sul lavoro. Questi illeciti verranno condonati definitivamente se la regolarizzazione va a buon fine. Una volta verificato che la domanda è ammissibile, lo sportello unico convocherà datore di lavoro e lavoratore per la stipula del contratto di soggiorno. A questo punto, il lavoratore potrà chiedere a sue spese il rilascio del permesso di soggiorno, che oggi costa circa 70 euro ma sarà ancora più salato con la nuova legge sulla sicurezza. Potrà partecipare alla regolarizzazione anche chi in passato è stato espulso perché non aveva il permesso di soggiorno o perché il permesso era scaduto. Niente da fare, invece, per chi ha un’espulsione per motivi di sicurezza, ordine pubblico o terrorismo, una segnalazione come “inammissibile” in Italia o una condanna, anche solo in primo grado, per un reato per cui è previsto l'arresto in flagranza.Non conviene fare i furbi. Se si presentano dichiarazioni false si commette reato e, se si utilizzano documenti contraffatti, si rischiano fino a sei anni di carcere.

Jaume Curbet: INSICUREZZA

La pace civile è stata minacciata, in tutte le epoche, da tiranni, dittatori o demagoghi di ogni tipo. In passato era più facile identificare i veri o presunti responsabili del disordine e combatterli; oggi invece la minaccia più concreta è il sistema stesso. L’uomo contemporaneo si sente insidiato da circostanze esterne diffuse che appaiono inestirpabili. Basta considerare le ineguaglianze, le ingiustizie, l’insicurezza individuale, sociale e politica.
Fenomeni quali il terrorismo, il crimine organizzato o la delinquenza urbana sono considerati, dai custodi dello status quo, i responsabili di un male che in realtà è più impalpabile, più endemico e assai più profondo. Ciò avviene non necessariamente per malafede; è piuttosto il sistema stesso che si difende, spostando l’attenzione verso tutti quei problemi che possono suscitare un maggiore consenso sociale.
Ecco per quali motivi, indipendentemente dall’effettiva consistenza delle statistiche criminali, l’insicurezza si profila quale sentimento invasivo e caratterizzante le società contemporanee.
Come scrive acutamente Nadia Urbinati nella sua introduzione al volume:
più lo Stato ha bisogno di ricorrere a espedienti autoritari o di inasprire le norme, più dimostra di essere debole o non abbastanza efficace nel garantire la sicurezza ai propri cittadini … Una società disposta a rinunciare perfino ai diritti fondamentali per garantire la sicurezza è una società che si avvia fatalmente verso una condizione di estrema lacerazione e quindi di insicurezza.
Cosa si può fare per mettere sotto controllo lo stato d’ansia collettiva crescente? Quali politiche democratiche possono e devono essere praticate per contenere paure che portano con sé, inevitabilmente, chiusure, egoismi, xenofobie?

A Milano spuntano le ronde dei supereroi


La Repubblica-Milano: Nella città che ha bocciato i Blue Berets (che operavano soprattutto in metropolitana e sono stati sospesi perché legati a personaggi dell'estrema destra) e che deve fare i conti con le ronde nere (perché legate anch'esse a quegli schieramenti) e quelle verdi, riconducibili invece alla Lega Nord, spuntano le ronde dei supereroi: una provocazione andata in scena nelle strade della movida, a Milano, per ironizzare e far riflettere sul fenomeno della sicurezza fai-da-te (immagini Fotogramma)
[17 luglio 2009]

11.07.09 Accade all'Esquilino "La mossa del cavallo 2009"




Per visualizzare una selezione delle foto del torneo "La mossa del cavallo 2009", organizzato da Focus-Casa dei Diritti Sociali in collaborazione con UISP Lega Scacchi Roma, svoltosi il 4 luglio in via dei Mille, presso il CESV, e l'11 luglio nei Giardini di Piazza Vittorio Emanuele II: http://picasaweb.google.it/lh/sredir?uname=graluci&target=ALBUM&id=5357632581780551585&authkey=Gv1sRgCLHc6cq0irOULA&invite=CIyC-JEO&feat=email

16.07.09 Accade all'Esquilino "A che gioco giochiamo?"



Ludoteca a Piazza Vittorio presso l'area giochi
dal lunedì al venerd' 10.00-13.00/16.30-19.30
domenica 10.00-13.00
L'ingresso è libero e tutte le attività gratuite

Salvare il saluto ossia la nuova frontiera della civiltà

E' chiamato il paese del Saluto. Siamo a Montegaldella, un piccolo comune in provincia di Vicenza, che ha ottenuto vari riconoscimenti, tra cui il patrocinio del Senato, portando avanti un'idea molto semplice, quanto "socialmente utile": affermare il saluto come segno di civiltà. Montegaldella si fregia di avere il primo monumento al "Ciao" del mondo. Si tratta di un monumentale bassorilievo in pietra, opera del maestro scalpellino Guido De Tomasi di Vicenza, che ha immortalato l’effige di Albano Cozza, un ottuagenario di Montegalda, reso celebre per aver prestato la sua faccia bonaria alla campagna di sensibilizzazione 'Salva il Saluto' 2003. “Volevamo che vi fosse un monumento visibile – ha spiegato il sindaco -, che celebrasse nel tempo e per le generazioni future la semplicità e il valore di questo gesto umano”. Del resto il saluto moderno nasce proprio da quelle parti e ha una radice antica: quella veneziana dello “s-cia tuo” ossia "schiavo tuo", che dimostra come salutarsi non sia solo pura formalità, quanto una forma di apertura al prossimo inteso anche come l’inquilino della porta accanto. E sappiamo bene come il valore civile e culturale del salutarsi non solo si stia perdendo, ma nelle grandi città sia diventato addirittura un gesto estraneo. Ma per fortuna c'è anche chi come Don Mazzi ha scelto il "ciao" come epigrafe per essere ricordato. "Il ciao, lo voglio scritto sulla mia tomba perché dice con quattro lettere chi sono, cosa ho fatto e cosa farò”. Speriamo che non serva solo ai posteri o vada a finire nel museo delle cose perdute. Noi ci auguriamo che questo gesto antico che accompagna l'uomo dalla notte dei tempi, fin dai primissimi segni lasciati sulle pareti delle grotte, o da quel celestiale saluto dell'angelo a Maria di Nazareth, mantenga il suo intrinseco significato nella comunicazione umana: ti riconosco, sei come me, sei un uomo, una donna, siamo fratelli. Non a caso Madre Teresa di Calcutta usava salutare con il saluto indiano “namaste che significa “saluto il Dio che c’è in te”. Nel rivolgermi a te riconosco che Dio abita in te e che tu sei una persona preziosa per Lui e per me. Si tratta di un salto di civiltà un pò più ambizioso... ma diciamolo pure più intrinsecamente umano. La sfida è aperta.
30.06.09 Sicilia Informazioni.com

18/07/2009 "u' Paese me'...Musica e canti per l'Abruzzo"


U paese mè è un omaggio di musica e parole alla terra d’Abruzzo solcata dal dolore.
E’ un omaggio a Civitella, il nostro paese, al legame che tutti noi abbiamo con questo luogo che è montagne e boschi, cielo azzurro e nuvole piene d’acqua o neve, case bianche di pietra e chiese semplici e …. persone.
E’ un omaggio a tutti i luoghi della nostra vita che conservano i nostri ricordi, che trasformano le nostre emozioni in sentimenti.
E’ un omaggio ai luoghi dell’incontro, a quelli che segnano la nostra appartenenza, l’inizio del nostro cammino.
‘U paese mè è l’omaggio di Civitella a tutti quei luoghi sgretolati dal terremoto, a quei paesi che hanno perso le case bianche, le chiese affrescate e … le persone.
‘U paese mè è una riflessione sull’importanza che i luoghi hanno per le persone e le persone per i luoghi.
‘U paese mè è l’orgoglio della gente delle montagne abruzzesi, che hanno costruito e conservato questi meravigliosi paesi, fatti di storia, cultura, natura e tradizione e che anche di fronte a questi eventi saranno capaci di farli rivivere.
La terra d’Abruzzo e i tanti paesi piccoli come Civitella hanno bisogno non solo della sua gente, ma di tutte quelle persone che riescono a trovare la bellezza nelle cose semplici.
Ti aspettiamo a Civitella il 18 Luglio…. E porta con te tanti amici.
Flora Viola sindaco di Civitella Alfedena
Per informazioni

0773 – 484955 - 339 2327810

Regolarizzazioni Colf e badanti

Da Stranieri in Italia
ROMA, 11 luglio 2009 - È pronto il testo provvisorio del provvedimento per la regolarizzazione selettiva di colf e badanti. Il testo, preparato dai tecnici del Ministero del Lavoro e dell'Interno potrà, nei prossimi giorni, subire correzioni, ma dovrebbe essere molto simile a quello finale. Sarà presentato in Parlamento come emendamento al decreto anticrisi.
500 EURO PER LA REGOLARIZZAZIONE
I datori di lavoro italiani, comunitari o anche extracomunitari (ma regolarmente presenti in Italia da almeno 5 anni) potranno regolarizzare colf e badanti che lavorano alle proprie dipendenze in nero. Per farlo, dovranno denunciare la 'sussistenza del rapporto di lavoro', versando un contributo forfettario che al momento (ma la cifra potrebbe subire variazioni) è stato fissato in 500 euro, cifra che corrisponde a tre mensilita' di contributi. L'autodenuncia esclude le 'sanzioni penali, civili e amministrative connesse al rapporto di lavoro irregolare'. Viene quindi sanato il pregresso.
LE DOMANDE
Per i lavoratori comunitari, la domanda va presentata all'Inps (attraverso dei moduli predisposti), che incassera' il contributo forfettario. Per gli extracomunitari, invece, la domanda va inoltrata attraverso internet allo sportello unico per l'immigrazione competente per territorio, che prima di dare il via libera deve acquisire il parere della questura. Ogni famiglia potra' regolarizzare al massimo una colf e due badanti. La regolarizzazione prevede la formalizzazione del rapporto di lavoro, con il pagamento, a favore del dipendente, di contributi previdenziali, ferie e Tfr e tutte le altre voci previste dai contratti di categoria, disponibili presso l'Inps. Le domande, secondo la bozza provvisoria del testo, andranno presentate fra il 1° e il 30 settembre di quest'anno (salvo slittamenti legati ad eventuali intoppi dell'iter parlamentare).
Regolamento in cinese-trad. Progetto Mediazione Sociale-Esquilino


Regolamento in bengali-trad. Progetto Mediazione Sociale-Esquilino


Regolamento in filippino-trad. Progetto Mediazione Sociale-Esquilino

Colf at Badanti, Lumabas ang pansamantalang batas para sa “regolarizzazione selettiva” para ilagay sa re\gola ang mga domestic helper.
Roma, Hulyo 11, 2009 - Lumabas ang pansamantalang batas para sa “ regolarizzazione selettiva”para ilagay sa regola ang mga domestic helper. Ang batas na ito ay pwedeng magbago sa susunod na araw,o magkaroon ng mga corrections. Ito ay ihaharap sa parliyamento bilang pagbabago sa decree anti krisis.
500 EURO PARA ILAGAY SA REGOLA
Mga employer Italyano, EU o mga foreigner( regular nakatira sa Italya at least 5 years) ay maari nang ilagay sa regola ang mga domestic helpers (colf o badante) na walang contract, o “nero”.Upang magawa ang gayon, ay dapat na denuncia o magreport ang isulat ay ‘sussistenza del rapporto di lavoro’ at ang employer ay magbabayad ng 500 euro flat rate sa ngayon (maaaring magbago). Ang 500 euro ay tumutugma sa tatlong buwan ng kontribusyon. Ang autodenuncia, ay maiiwasan natin ang mga parusa.
PAG-AAPLYPara sa mga Italyanong manggagawa, ang aplikasyon ay dapat ipresenta sa INPS (sa pamamagitan ng modulo na nakafill up).Para sa stranierong mangagawa, ang aplikasyon ay pwedeng ifill up sa Internet o sa sportello unico “Posta” para sa imigrasyon, pero bago i submit ang modulo ay kailangan munang pa approve sa Questura (pulis). Ang bawat pamilya ay pwedeng maghire maximum isang Colf (domestic helper) at dalawang Badante( taga-pagbantay).Ang Regularization ay nagbibigay ng isang pormalisasyon sa relasyon sa trabaho, sa pagbabayad sa mga empleyado sa mga kontribusyon, bakasyon at bayad kapag umalis na sa trabaho(TFR) at lahat ng iba pang mga bagay na ibinigay sa ilalim ng kontrata, magagamit mula sa INPS. Ang pag-aaply ay maguumpisa sa SEPTEMBER 1 HANGGANG 30 SA TAON NA ITO.
JUNE 30, 2009, Sinong pwedeng mag-apply?Ang pwedeng mag apply sa batas na ito ay ang mga Colf (domestic helper) at Badante(taga-pagbantay) na nasa serbisyo before sa date ng June 30, 2009 at least hindi bababa sa pamamagitan ng Abril 2009.Ang mga employer ay kailangang ipahayag, sa ilalim ng kanyang mga responsibilidad, ang simulang petsa ng ulat. Hindi kinakailangan ang 'Proof', ay kailangan lamang ay ang mga pahayag (Dichiarazione)ng employer.Sinong hindi pwedeng mag-apply?Hindi pwedeng mag-apply para sa batas na Regolarizzazione(ilalagay sa regular) ang mga straniero naexpell dahil sa motibong mula sa kabiguang hindi narenew ang permesso di soggiorno; ang mga may sala na may record sa mga pulis; ayon sa mga internasyunal na kasunduan, na pigilan ang kanilang mga entry sa teritoryo ng estado (sa mga hindi maintindihang pag-uusap ng pulis ay tatawagin bilang 'side' at 'hindi katanggap-tanggap' ), at sa lahat ng mga taong may convictions para sa anumang kasalanan na ibinigay para sa mga in Mga Artikulo 380 at 381 ng Criminal Pamamaraang Code at kung saan 'ay nagbibigay sa sapilitan o opsyonal aresto sa flagrante delicto (mula sa pagnanakaw sa mga sekswal na karahasan, pillaging mula sa looban, ang mga krimen ng mga bata sa pornograpiya sa terorismo at pagbabagsak, katiwalian at pandaraya sa iba pang mga pa).
MILYON NA EURO PWEDENG ICASH NG INPSAng pag-aayos ay magdawit ng hindi bababa sa 300 libong ang mga tao, kahit na, ayon sa mga unyon sa kalakalan at suporta ang mga panukala ay makakaapekto ng hindi bababa sa 500 libong tao. Ang operasyon ay dapat magresulta sa pananalapi dell'INPS ng hindi bababa sa 150 milyong euro. Isang regularization scheme ay magkakaroon ng mga benepisyo para sa mga negosyo Inps: bawat buwan ay binabayaran lamang ang mga ambag ng mga higit sa 45 milyon, habang ang taunang kita ay tinatayang sa 400 milyong euro sa isang taon.
GAANO KATAGAL ANG PAGAAYOS?Kasalukuyang walang alam ang tiyempo na kailangan upang ma-regularized. Ayon sa Ministeri dell'Interno at Labor, sa kaso ng mga manggagawa Italyano o komunidad, ito ay tumagal ng ilang mga araw habang ang mga manggagawa para sa oras ay dapat na, dahil sa bawat solong aplikasyon, ang pulis ay dapat magbigay sa mga dahilan para ilagay sa permesso di soggiorno. Sa anumang kaso, kapag ang aplikasyon, ang mga Employer at mga empleyado ay dapat na maghintay para sa convocazione (papadalhan ng sulat o tatawagan) sa SPORTELLO UNICO DELL’IMMIGRAZIONE para sa contratto soggiorno at pag-aapply sa permesso di soggiorno per lavoro subordinato.

14.07.09 "Parco Dora, nel condominio nasce un muro anti-bambini"

Al posto dell´altalena e dello scivolo una rete metallica che spezza in due il cortile per dividere i buoni dai cattivi, per evitare che i bambini delle famiglie popolari si mischino con gli altri, con i proprietari degli alloggi del palazzo di fronte. Una lotta durata mesi, tra assemblee che votano a larga maggioranza la costruzione di muri e petizioni con centinaia di firme. E alla fine la rete che divide bimbi e grandi è stata piazzata per separare in due il cortile comune dei palazzi di corso Rosai 38, costruito dalla cooperativa San Pancrazio, e 44, edificato della cooperativa Di Vittorio.Due condomini recenti, davanti all´Ipercoop, sulla Spina 3, realizzati con la riqualificazione dell´intera zona per le Olimpiadi del 2006. I problemi sono nati dopo, quando al civico 44 il Comune ha iniziato ad assegnare i primi alloggi popolari in linea con le politiche dell´assessore alla Casa, Roberto Tricarico: «Basta con i ghetti, meglio il mix sociale».Un mix che a lungo andare, soprattutto con gli ingressi degli ultimi mesi, non ha convinto i residenti del numero 38 che sono ex soci della San Pancrazio e proprietari degli alloggi costruiti dalla cooperativa, al contrario degli inquilini della Di Vittorio, tutti in pratica affittuari. Il tutto è partito dal fracasso classico che fanno i bambini quando giocano nel cortile, dove dovevano essere montate altalene e scivoli mai arrivati. «Tu non puoi venire da questa parte», ha incominciato a dire qualcuno rivolgendosi ai più piccoli. Poi un pallone finito sul balcone, un vetro rotto e qualche scherzo di troppo. E da quello che poteva sembrare un rimbrotto si è passati a litigi pesanti tra i genitori dei due palazzi, a parole grosse, ad assemblee dove il 60 per cento dei proprietari del 38 hanno votato la costruzione di un muro. Ora c´è la rete metallica, un rimasuglio del cantiere che gli ex soci della San Pancrazio hanno trovato il modo di riutilizzare. «La situazione sta degenerando - dicono le mamme che vivono al numero 38 - quelli che vivono dall´altra parte non ci vogliono. Questo doveva essere il giardino di tutti e due i palazzi, ma non si sono mai visti i giochi». E un´altra mamma aggiunge: «Perché non possiamo convivere? Perché noi viviamo in case date dal Comune e loro invece se li sono comprati gli alloggi?».
La rete non ha placato i litigi, mentre i bambini si guardano da una parte all´altra delle maglie senza capire il perché di tanto odio. I ragazzi più grandi provano anche a scavalcare, vogliono continuare a giocare con gli amici dell´altro palazzo, anche se c´è il rischio che qualche grande li placchi e che scoppi un diverbio. Imbarazzato Pasquale Cifani, presidente della coop San Pancrazio e vicepresidente della Di Vittorio: «L´unica cosa che possiamo fare - spiega - è rimuovere la recinzione, visto che è di nostra proprietà. Si trattava di un rimasuglio del cantiere. Lo faremo al più presto». Rimane però il problema. I proprietari del civico 38 hanno votato in assemblea per dividere il cortile, se possibile anche con un muro. «Se lo vogliono dividere possono farlo. Nessuno lo può impedire: è nel loro diritto. Ma lo facciano a loro spese e non utilizzando materiale che apparteneva alla cooperativa».
(14 luglio 2009)

09/07/09 Accade all'Esquilino "A che gioco giochiamo?"

Ludoteca a Piazza Vittorio presso l'area giochi
dal lunedì al venerd' 10.00-13.00/16.30-19.30
domenica 10.00-13.00
L'ingresso è libero e tutte le attività gratuite

"Ghetti di lusso"

da Lettere dal mondo liquido di Zygmunt Bauman
D la Repubblica delle donne 23/05/09
Ghetti di lusso
"Tra le mura delle "gated community" abitano individui solitari, che tollerano solo i propri simili"

Passeggiando per le vie di Palermo o di Venezia, un viaggiatore inglese resta colpito alla vista del bucato steso ad asciugare sui balconi o fuori dalle finestre; nella città britanniche o statunitensi non capita di imbattersi in scene simili. E se sì, si può stare certi di essere finiti nei quartieri "malfamati", o "difficili": zone da cui la "gente perbene" cerca di tenersi lontana. Aree "sconsigliate", dove i forestieri farebbero bene a non avventurarsi e da cui chi vi abita difficilmente riesce a venir fuori. Da tempo negli Stati Uniti si è diffusa un nuovo fenomeno, approdato poi in Europa e nella maggior parte dei Paesi europei (potrebbe presto giungere a Verona o Napoli, chi lo sa?). Si tratta delle gated community: comprensori residenziali il cui accesso è rigorosamente sorvegliato e dove guardie armate, allarmi e telecamere a circuito chiuso tengono lontani gli intrusi e dove chi può permetterselo si stabilisce per sottrarsi alla ressa e al caos delle strade dove tutto può accadere. Anche queste sono zone per certi aspetti invalicabili; qui però, al contrario di quanto sopra, chi si trova all'interno è libero di uscire, e a chi sta fuori è vietato accedere. Chi ha la fortuna di abitare in una gated community (oltre a sborsare un patrimonio per il "servizio di sicurezza") ha l'obbligo di sottostare a una lista di restrizioni, tra cui il divieto di stendere il bucato in vista. In queste "comunità chiuse" il privato deve rimanere tale. E mentre nei quartieri cittadini gli spazi comuni sono luoghi adibiti al viavai e al passeggio, dove ci si incontra, ci si guarda negli occhi e si scambiano quattro chiacchiere, le strade delle gated community sono per lo più deserte, tanto che un qualsiasi elemento estraneo - uno sconosciuto - risalterebbe all'occhio prima di poter avere il tempo di compiere scherzi, danni o turbare il "privato". Chiunque, a dire il vero, potrebbe essere considerato un estraneo, appartenente alla temibile categoria di individui di cui è impossibile valutare le intenzioni e prevedere le mosse. Viviamo in un'epoca di telefoni cellulari (per non parlare di MySpace, Facebook o Twitter) in cui gli amici si scambiano messaggi anziché visite e tutti quelli che conosciamo sono costantemente "online" e in grado di annunciare con debito anticipo l'intenzione di venirci a trovare. Per questo un campanello o un citofono che suonano inaspettatamente rappresentano un evento straordinario e annunciano un potenziale pericolo. Ma il termine "community" non è del tutto appropriato; come si legge in un rapporto pubblicato nel 2003 dall'Università di Glasgow, all'interno di questi comprensori "non si denota alcun desiderio di entrare in contatto con gli altri. Nelle gated community il senso di comunità è sentito meno che altrove". Quale che sia il pretesto con cui chi vi abita (e gli agenti immobiliari che hanno venduto loro la casa) giustificano la scelta, i residenti delle comunità residenziali non pagano prezzi esorbitanti per poter vivere all'interno di una "comunità" (quell'entità collettiva notoriamente intrigante che ti accoglie a braccia aperte per poi trattenerti come in una morsa d'acciaio). Benché siano pronti a dichiarare altrimenti (talvolta in buona fede), il motivo per cui sborsano grosse somme è di essere lasciati soli. Oltre la recinzione, all'interno delle mura, abitano individui solitari, in grado di tollerare solo comunità di questo tipo. Secondo la maggioranza degli studiosi, il motivo principale che (consapevolmente o meno) spinge a voler vivere in quello spazio sorvegliato da telecamere a circuito chiuso è quello di voler tenere il lupo cattivo fuori dall'uscio. Gli estranei sono dei potenziali pericoli. Chi sceglie una gated community lo fa poi per sottrarsi alla spaventosa, straziante, debilitante paura dell'insicurezza - di sentirsi minacciati. I motivi all'origine delle nostre insicurezze sono però molteplici, e di natura diversa. Esiste certo la preoccupazione (reale o immaginaria) provocata dall'aumento della criminalità e da visioni di orde di ladri che aspettano solo il momento buono per colpire. Ma ci sentiamo insicuri anche sul lavoro, e quando sentiamo che il nostro reddito, il nostro status sociale e la nostra dignità sono minacciati. Non abbiamo la garanzia di non essere mai licenziati o esclusi, o che la posizione a cui teniamo e che riteniamo ci spetti possa venir meno. O forse sono i nostri rapporti a essere instabili: magari viviamo dei conflitti interni che siamo incapaci di gestire. La nostra casa potrebbe essere demolita per fare posto a nuovi edifici, o subire una svalutazione per motivi estranei. Sarebbe sciocco sperare che circondandoci di mura, guardie e telecamere tutte queste preoccupazioni possano svanire. Che dire, infine, del motivo principale che spinge a scegliere una comunità di questo tipo? Mi riferisco alla paura di subire una violenza, una rapina o il furto dell'auto - o al fastidio di imbattersi in mendicanti importuni. La gated community non garantisce almeno di sradicare questo tipo di paure? Anche su questo fronte i vantaggi non giustificano le rinunce. Come segnalato dai più acuti osservatori della vita urbana contemporanea, in una gated community le probabilità di subire un attacco o una rapina sono forse inferiori (benché un recente studio condotto in California, uno degli Stati in cui le gated community hanno preso maggiormente piede - non confermi questo dato), ma la paura permane, immutata. Anzi, tutt'al più si intensifica. Anna Minton, autrice di un approfondito studio dal titolo "Controllare il territorio: paura e felicità nelle città del ventunesimo secolo", cita il caso di Monica, che quando "il cancello elettrico si inceppò e dovette essere aperto a forza, non chiuse occhio tutta la notte, più spaventata di quanto non fosse mai stata nei vent'anni vissuti in un normale quartiere di Londra". Dietro le mura l'ansia, anziché dissiparsi, si fa più intensa, così come la dipendenza da soluzioni tecnologiche che promettono di tenere lontani i pericoli. Più ci si circonda di simili strumenti, maggiore è la paura che possano fare cilecca. Più ci preoccupiamo delle minacce che possono nascondersi dietro agli sconosciuti più ce ne teniamo lontani e la nostra capacità di tollerare e apprezzare l'imprevisto diminuisce, sino a renderci incapaci di affrontare e apprezzare la vivacità e la varietà della vita urbana. Sarebbe come svuotare una piscina per impedire che i bambini affoghino. (Traduzione di Marzia Porta)

"Può funzionare una società senza conflitti?"

Da Idee di "D La Repubblica delle Donne"
Indizi D
di Miguel Benasayag * Filosofo e psicoanalista argentino. Vive a Parigi, dove si occupa di problemi dell'infanzia e dell'adolescenza. È autore di L'epoca delle passioni tristi (Feltrinelli 2004), Contro il niente. L'ABC dell'impegno (Feltrinelli 2005), Elogio del conflitto (Feltrinelli 2008)

Può funzionare una società senza conflitti? Ci illudiamo che eliminare la litigiosità a tutti i livelli sia possibile, che si possa raggiungere un mondo in pace. Combattendola però finiamo per imbarbarirla sia a livello individuale quanto sociale. Questo acuisce il nostro senso di impotenza, e induce a pratiche sociali ancora più inquietanti. La complessità ci paralizza. Per questo abbiamo paura, di tutto. Oggi chiunque non è nella norma, chiunque sia portatore di conflitti, di dubbi, di pulsioni irrazionali, è il nemico. Anche il futuro è diventato un nemico. Questa nuova barbarie nasce dalla volontà stessa di porre fine alla barbarie. L'altro che sentiamo come una minaccia è lo straniero, l'integralista, ma anche il salariato o il funzionario che si oppongono alla disciplina e l'handicappato, l'individuo in qualsiasi modo "deviante". Invece di temere il conflitto dovremmo cercarlo: perché rappresenta la vita. La nostra società lo nega, e lo riduce a uno scontro violento, negativo, da debellare, reprimere. Ma respingendolo si creano solo scontri. Quali legami possiamo mai creare se non sviluppiamo la capacità di tollerare il conflitto, la capacità di non trasformarlo in scontro? Il conflitto è dentro di noi, è nel rapporto con l'altro, è in rapporto alla vita. Non tollerandolo ci condanniamo a uno scontro permanente. Eppure bisognerebbe guardarlo in chiave positiva: capire cosa farne, cioè entro quali limiti esso può manifestarsi e con quali mezzi deve essere affrontato. Contestare, trasgredire, mettere alla prova sono azioni necessarie alla crescità della società: oggi invece contestatori e giovani vengono repressi, i primi con il controllo e l'ordine, i secondi con l'angoscia e la paura. Chi corre un rischio oggi è una persona pericolosa, chi trasgredisce è un terrorista. E nessuno più esplora il mondo. In ogni epoca della vita dell'uomo c'è stato bisogno dei giovani e dei contestatori, per esplorare il mondo: oggi le persone che si prendono il rischio di farsi male, di morire, di ferirsi, ma anche di cambiare qualcosa che non va, sono scomparse. E la loro energia che da sempre rigenera la società è scomparsa. Per questo ci irrigidiamo e viviamo con la paura di varcare dei confini, col terrore di esprimere un dissenso, e interiorizziamo i conflitti inespressi. Si vive asserragliati, senza pulsioni forti: invece perché non immaginare che un problema sia anche qualcosa di positivo?

04/11.07.09 La mossa del cavallo

Focus- Casa dei Diritti Sociali
in collaborazione con UISP Lega Scacchi - Roma

presenta
la II° edizione de “La Mossa del Cavallo”
Torneo Internazionale di Scacchi per l’intercultura e l’integrazione sociale

Sabato 4 luglio dalle ore 15,00
presso la terrazza dei Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio CESV-SPES
via dei Mille, 6

Sabato 11 luglio dalle ore 15,00
presso i Giardini “Nicola Calipari”di Piazza Vittorio
Focus- Casa dei Diritti Sociali in collaborazione con UISP Lega Scacchi Roma presenta la II° Edizione de “La Mossa del Cavallo”- Torneo Internazionale di Scacchi per l’intercultura e l’integrazione sociale. Un’iniziativa dedicata alle Comunità straniere presenti a Roma e promossa dagli studenti della Scuola di Italiano L2 di Focus- Casa dei Diritti Sociali, perché il gioco è un diritto di tutti. Il Torneo vuole essere uno scacco all’intolleranza, una ripresa delle passioni e dello svago, un modo - per i migranti alle prese con i problemi dell’inclusione in una città come Roma - di trascorrere il tempo libero in modo diverso.


Il 4 luglio, parte la prima fase del Torneo, i maestri della Lega scacchi- Uisp accerteranno il livello di gioco e la conoscenza delle regole scacchistiche degli studenti attraverso una simultanea.

Sabato 11 luglio la sfida vera e propria, gli studenti che accumulano maggior punteggio guadagneranno le prime posizioni della classifica, aggiudicandosi la vittoria e premi per l’integrazione e l’intercultura.

Gli scacchi sono un linguaggio universale, un canale di comunicazione che non conosce confini o appartenenze, un terreno nel quale possono incontrarsi e interrelarsi diversità culturali, sociali, etniche e finanche politiche, che inevitabilmente finiscono per fondersi e apprezzarsi nell’evoluzione di un gioco tra i più affascinanti ideati dall’uomo.
Attraverso il gioco, affermare l’integrazione e soprattutto la trasversalità tra le comunità, di diversa provenienza, a Roma. Sostenere il dialogo attraverso il gioco, attraverso il linguaggio universale degli scacchi, in maniera educativa e creativa. Il silenzio che parla più lingue e crea le mosse che permettono un dialogo a tutti.
Le mosse del cavallo, nel gioco degli scacchi, sono le più inusuali: hanno un movimento molto particolare e riescono a fare quello che fanno naturalmente i cavalli, possono saltare gli “ostacoli”, sia che questi siano pezzi del proprio schieramento che dello schieramento avversario.
Con questa metafora, il Torneo vuole dare la possibilità e creare una occasione per iniziare a dare uno slancio alle Comunità di stranieri ma soprattutto cercare delle alternative di dialogo, delle sinergie tra le Comunità, un coinvolgimento tra gli studenti delle scuole di italiano che vada ulteriormente ad incidere sulla loro quotidianità.

Ringraziamo l’ANEC Lazio per aver concesso gli spazi per lo svolgimento de “La Mossa del Cavallo” all’interno di “Notti di Cinema a Piazza Vittorio” presso i Giardini Nicola Calipari.

Per informazioni:
Focus- Casa dei Diritti Sociali
tel. 06/4464742- 06/4464613
net@dirittisociali.org
www.dirittisociali.org
Via dei Mille, 6
00185 Roma

1-31/07/2009 "A che gioco giochiamo?"

Municipio Roma I Centro Storico e Associazione Genitori Di Donato
presentano
A che gioco giochiamo?
Dal 1 al 31 luglio, presso l’area giochi di piazza Vittorio.
dalle ore 10-13-16.30-19.30
Domenica 10-13
Ingresso libero
Piazza Vittorio vuole accogliere anche quest’anno uno spazio dedicato ai laboratori per bambini e ragazzi, in una manifestazione estiva promossa dal Municipio Roma I Centro Storico in collaborazione con l’Associazione Genitori Di Donato.
Nei laboratori si utilizzerà materiale riciclato, colori, carta, oggetti per creare, stimolare la fantasia, divertirsi e trascorrere giornate insieme agli operatori dell’Associazione Genitori, in rete con le altre associazioni del territorio. Lo spazio vuole essere un punto d’incontro per le famiglie e le comunità, dai più piccoli agli anziani, per stare insieme e per rendere la piazza un luogo vivibile e accogliente per tutti. Con l’occasione si raccoglieranno proposte e idee dei bambini e dei ragazzi da proporre alle Istituzioni per costruire una città “ a misura dei bambini” in preparazione della manifestazione “Una città a misura dei bambini, il gioco, la sicurezza, lo sport” che si terrà in autunno all’Esquilino.
E poi ancora musica e giochi di gruppo, letture di favole e laboratori sul cinema.
Ti aspettiamo.. Vieni anche tu? A che gioco giochiamo?
La manifestazione si avvarrà della collaborazione di:
Progetto Mediazione Sociale-Esquilino
Polo Intermundia I° Municipio
Casa dei Diritti Sociali
Gommolandia
Comunità di S. Egidio
Info:
Progetto Mediazione Sociale-Esquilino Via Mamiani snc - 0644362772
Francesca Valenza Ass. Genitori Di Donato, via Bixio 83 Roma - 3358416414

23.07.09 G.R.A.* Geografie dell’Oltrecittà

G.R.A.* Geografie dell’Oltrecittà
in cammino per una inversione di marciagiro a piedi del G.R.A.
21 marzo - 21 giugno 2009
Un’azione comune proposta da Stalker – Osservatorio Nomade
*Grande Racconto dell’Andare
*Geografia delle Reti Autopoietiche
primaveraromana.wordpress.com
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Per tutta la PrimaveraRomana abbiamo percorso più di 220 km a piedi attraverso i territori della trasformazione sociale ed ambientale; attraverso luoghi meravigliosi e scempi inauditi; attraverso aree agricole e naturali protette e quelle, non meno belle, in attesa di essere urbanizzate.Abbiamo individuato 46 luoghi notevoli, a cui molti altri se ne aggiungeranno, luoghi inediti, meravigliosi, da difendere, riscoprire, abitare, coltivare insieme, luoghi in cui sperimentare gli usi civici del tempo a venire, luoghi in cui dar spazio in nuove forme al diritto di cittadinanza.Tra questi abbiamo scelto due contesti di cui prenderci insieme cura, dove iniziare un percorso di progettualità condivisa: la zona di Massimina (la borgata, la discarica di Malagrotta, il campo rom La Monachina) e alcune zone dell'Agro Romano, con magnifici casali abbandonati, oggi lasciate incolte chissà ancora per quanto tempo.
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Vi invitiamo ai prossimi due appuntamenti prima della pausa estiva
Giovedì 23 luglio 2009
SOSTA 01 dalle 17,30 a via Libetta 15 1° piano (metro B Garbatella)Presentazione delle mappe dell'esperienza del giro del raccordo e delle zone dell'Agro Romano dove ipotizzare proposte di progettualità condivisa
Sabato 25 luglio 2009
SOSTA 02 parco pubblico di Massimina via Romano Guerra 50 angolo via della Massimilla
FESTA di MASSIMINA (CdQ Massimina, Stalker-ON, comunità del campo rom La Monachina, ViviMassimina)ore 16 esposizione di un prototipo di pannello solare termico autocostruito con materiali di recupero con la comunità del campo rom della Monachina e spiegazione del processo di autocostruzione.
ore 18 incontro pubblico su Massimina, il territorio, l'ambiente presentazione del 'Gioco della città : l'esperienza del giro del raccordo a piedi e in particolare di alcuni luoghi notevoli del quartiere
ore 19.30 camminata attraverso la valle tra la massimilla, via santini, consorzio diamante e via gioele solari: ipotesi di un percorso di ricucitura delle due zone di massimina e recupero degli spazi inutilizzati con orti sociali e sentieri di connessione
dalle 20.30 cena multiculturale, con un forno a legna autocostruito alcune donne rom cucineranno le loro specialitàserata musicale e proiezione video con Radiosonar
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La Mappa dei percorsi realizzati e dei luoghi attraversati di cui assieme prenderci cura, raccontandoli, difendendoli, visitandoli e facendoli visitare, interpretandoli creativamente, magari abitandoli e coltivandoli, è accessibile da
percorsi:
e implementabile con un account di posta elettronica @gmail.com.

12.07.2009 "Festa degli aquiloni"