03/10/2009: Una città a misura dei bambini

SABATO 3 OTTOBRE 2009
VI ASPETTIAMO CON I VOSTRI BAMBINI
NEI CORTILI DELLE SCUOLE "DI DONATO" E "BONGHI"


PESCA CON TANTISSIMI PREMI
MAGLIETTA RICORDO AD OGNI BAMBINO PARTECIPANTE
TANTI GIOCHI DIVERTENTI PER GRANDI E PICCINI
MAXIPARTITA BABY E MINIBASKET
AVVINCENTI TORNEI A SQUADRE
ATTIVITA’, FOTO ED AUTOGRAFI CON I CAMPIONI DELLO SPORT
PRANZO OFFERTO DALLE MENSE SCOLASTICHE
PREMIAZIONI
DANZE POPOLARI CON IL CEMEA DEL LAZIO
GELATO PER TUTTI OFFERTO DALLA GELATERIA FASSI

NON PUOI PERDERE UNA FESTA COSI’ !!

E a mezzogiorno . . . . . .tutti alla scuola “ruggero bonghi”
per inaugurare il nuovo campo, appena realizzato nel cortile.

Il campo verra’ inaugurato da
Laura Marsilio
Assessore alle Politiche Educative e Scolastiche del Comune di Roma

e da Orlando Corsetti
Presidente Municipio Roma I° – Centro Storico.
Sara’ l’occasione per ringraziare entrambi per l’impegno mantenuto
e per la loro attenzione verso le attivita’ delle associazioni del nostro Rione.

03/10/2009 "Rome. Nome plurale di città"

Sabato 3 ottobre 2009 ore 9-23
Casa dell'Architettura Piazza Manfredo Fanti 47 Roma
Rome. Nome plurale di città
A cura di Giorgio De Finis
Una no-stop di interventi (10 minuti ciascuno) che avrà come comun denominatore il futuro di Roma... Protagonisti di questa giornata i nomi più illustri dell'architettura, dell'arte, della letturatura e del cinema presenti in città.
Per info:

da Repubblica.it

da Repubblica.it

Domani a Reggio Emilia viene presentato uno studio della Fondazione Intercultura
Quella di immigrato viene considerata di per sé "una condizione di svantaggio"
Altri, diversi e 'lontani da noi' I giovani italiani e la paura dello straniero
L'emozione genera errori. E la presenza di immigrati sale, nella percenzionedegli intervistati, al 30%. Ma la conoscenza diretta fa cadere le barriere
di VERA SCHIAVAZZI

Diffidenti, talora ostili. E realisti ai limiti del cinismo. E' il ritratto dei giovani - studenti di liceo o di istituti professionali, veneti e emiliani, toscani e pugliesi, che la Fondazione Intercultura ha intervistato per sapere quali sono i 'confini' che i ragazzi tracciano tra se stessi e chiunque sia 'diverso'. Ne emerge il ritratto di una generazione che potrebbe, se qualcosa non cambierà soprattutto nelle scuole, rivelarsi disinformata e più chiusa verso gli 'altri' rispetto al resto d'Europa. La ricerca - che verrà presentata all'Università di Modena e Reggio Emilia in uno degli appuntamenti conclusivi dell'anno del dialogo interculturale promosso dal Consiglio d'Europa - , si intitola "L'altro/a tra noi" e ha analizzato un campione di oltre 1.400 studenti, forse il più grande mai interrogato in Italia su questi temi e in questa fascia di età. Confrontando le risposte con quelle di Eurobarometro, il sistema con il quale l'Unione europea monitora costantemente l'atteggiamento dei cittadini su questioni in perenne evoluzione ai confini tra etica, economia e società, come l'immigrazione, l'omosessualità, la tolleranza religiosa, i giovani italiani appaionoi più rigidi nelle proprie distanze (o paure). E, a sorpresa, i più netti nel tracciare linee di demarcazione verso chi è diverso sembrano essere gli allievi dei licei e delle zone più ricche tra quelle scelte per lo studio di Intercultura. Qualche esempio? I giovani sono preoccupati per il futuro (il 43% teme la disoccupazione, il 32% è preoccupato per il costo della vita e il 30% addirittura per la pensione) mentre l'integrazione degli stranieri è considerata come un obiettivo da raggiungere soltanto dall'11% degli intervistati. Ma i ragazzi intervistati - soprattutto al Nord, dove nelle scuole professionali la presenza di stranieri è cresciuta molto velocemente negli ultimi anni - ritengono che la presenza di immigrati in Italia sia molto più alta della realtà: anziché collocarla intorno all'8-10%, molti hanno indicato "il 30%" o "almeno 20 milioni di persone". "Esiste un'emotività diffusa collegata a un senso di insicurezza e di pericolo - spiegano i ricercatori - che porta i giovani a indicare percentuali molto alte, quasi a sottolineare la fondatezza delle loro preoccupazioni. In generale, emerge una scarsa informazione, che diventa addirittura nulla quando si parla di diritti e doveri degli stranieri".
Se si entra nel dettaglio, alcuni gruppi di 'diversi' vengono percepiti come ancora più lontani da sé: l'87% dei giovani ritiene che essere un rom sia una condizione di "svantaggio" (mentre solo il 77% degli europei la pensa allo stesso modo). Appena inferiore la distanza, e dunque il pregiudizio, nei confronti degli immigrati di religione musulmana. Ma, come spiega Roberto Ruffino, segretario generale della Fondazione Intercultura, uno tra i primi studiosi italiani ad aver puntato sugli scambi tra giovani di tutti i paesi, "Diffidenze e paure riguardano i gruppi indistinti. Nelle nostre interviste abbiamo incontrato spesso studenti che avevano un fidanzato o una fidanzata stranieri, o un amico, o un vicino di casa. E tutti dicevano la stessa cosa: 'Lui (o lei) è marocchino, ma è bravissimo, è il mio ragazzo...'. Il rapporto personale, quando c'è, cancella ogni distanza". Anche dai temi realizzati a scuola (prima delle interviste, le classi scelte sono state invitate a lavorare sugli argomenti della ricerca) emerge come un'altra condizione di 'diversità', quella omosessuale, si collochi subito dopo l'essere stranieri o rom nella percezione di "svantaggio": lo afferma il 63% degli studenti, contro il 54% delle media europea. Nella ricca Emilia Romagna, invece, addirittura il 93% dei ragazzi indica la disabilità fisica, un altro dei fattori esaminati, come un grave rischio di "esclusione sociale". Non c'è spazio per chi è diverso nel mondo un po' spietato, un po' pericoloso dove i ragazzi si aspettano di vivere. "In parte - spiega ancora Ruffino - questi giudizi potrebbero riflettere la constatazione che l'integrazione, scolastica e non solo, è ancora assai incompleta e che per chi è disabile o straniero la vita non è facile. Ma per altro verso, sicuramente, queste risposte denotano paura e, soprattutto, una grave carenza di informazioni che dovrebbero diventare materia di studio in tutte le scuole". E c'è anche un 32% di studenti delle scuole professionali che si dichiara "totalmente d'accordo" con misure che impediscano l'arrivo in Italia di altri stranieri. I rimedi possibili? "Più informazioni a scuola, sicuramente, ma anche più scambi con l'estero: chi ha vissuto altrove per almeno sei mesi, provando concretamente che cosa significhi essere 'l'altro', rientra a casa con la mente più aperta", conclude Raffaele Pirola, responsabile comunicazione della Fondazione Intercultura.
(22 settembre 2009)

24-27 Settembre 2009: Indian Festival 2009

Indian Cultural Organisation
è lieta di invitarVi all'
“INDIAN FESTIVAL 2009"

dal 24 al 27 Settembre 2009
Parco di Centocelle, via Casilina 704 (Tor Pignattara )
Inaugurazione della manifestazione
24 Settembre ore 19.00
Sua Eccellenza Shri Arif S Khan, Ambasciatore dell'India in Italiaci farà l'onore di inaugurare il festival. Avremmo il piacere della presenza di autorità Italiane, colleghi della FAO e dirigenti di varie compagnie.

Preghiera pubblica alla Dea Durga
dal 25 al 27 Settembre dalle ore 6.30 alle 12.00
Secondo il racconto del Devi Mahatmyam del Markandeya purana, la forma di Durga fu creata come dea guerriera per combattere e distruggere il demone Mahishasura. Grazie ad intense preghiere a Brahma, Mahishasura ebbe la grazia di non poter essere sconfitto da alcun uomo o essere celeste. In virtù di questo potere attaccò i Deva che andarono in aiuto
della Trimurti (Brahma, Vishnu, Siva), ma Mahishashur sconfisse tutti gli dei compresa la triade stessa. Scatenò un regno di terrore sulla terra, in cielo e negli inferi. Infine, dal momento che solo una donna avrebbe potuto ucciderlo, gli dei e la triade crearono un abbagliante raggio di energia dal quale nacque Durga.

Incontro pubblico con il Maestro di Yoga Shree Vasanth Gurudev Jidal
25 al 27 Settembre ore 18.00 - 20.00
Ci porta il messaggio di pace, amore e armonia attraverso l'insegnamento dei principi dello Yoga. Lui insegna che tutti gli esseri umani hanno in se il potere dell'amore universale e lavorano insieme per l'autorealizzazione, l'auto-purificazione e la conquista del se. Egli enfatizza l'importanza del controllo del corpo attraverso lo Yoga e gli Asana, il controllo della parola attraverso il nobile silenzio e il controllo della mente attraverso la purificazione interiore. "Quando cerchi la felicità per te, essa ti elude" "Quando cerchi la felicità per altri, la trovi da te"

Programma dei concerti e degli spettacoli
dal 24 al 27 Settembre ore 20.30- 23.00
24 Settembre: Concerto Bollywood e show musicale eseguito dal famoso gruppo indiano Saregamapa
25 Settembre: Spettacolo di danza Bhangra eseguito dal gruppo londinese di danza folkloristica del Punjab
26 Settembre: Commedia teatrale: eseguito dal gruppo Milon di Milano. Un arcobaleno di poesia, musica e danza tributo a R.Tagore
27 Settembre: Concerto Bollywood e show musicale eseguito dal famoso gruppo indiano Saregamapa

Corridoio di Cuisine
24-27 Settembre ore18.00-23.00
"Siamo ciò che mangiamo" Cucina esclusivamente vegetariana, sapori e ricette che spaziano dal nord al sud dell' India grazie alla partecipazione dei migliori ristoranti indiani in Italia. "La conoscenza del cibo, se applicata con la giusta comprensione, può portare a una dimensione tutta nuova di miglioramento della salute e della gioia di mangiare".

Per informazioni e prenotazioni

Progetto "Navigo, dunque parlo"

Progetto “Navigo, dunque parlo”

Corso gratuito di italiano
per prepararti alla certificazione di livello A1 della lingua italiana

Corso tradizionale: settembre e ottobre
presso l’Associazione Centro Astalli in via del Collegio Romano, 1
Livello base: lunedì e mercoledì ore 15:00 – 17:00
Livello intermedio: martedì e giovedì ore 15:00 – 17:00
Percorso PERSONALIZZATO:

chiamaci per avere informazioni
Per iscrizioni e informazioni chiama il
Centro Astalli al numero 0669925099 e chiedi di Emanuela Limiti

29/09/2009: AMERICA LATINA – ITALIA. VECCHI E NUOVI MIGRANTI

Caritas Italiana, Caritas di Roma e Fondazione Migrantes

invitano alla Conferenza Stampa
per la presentazione del volume
AMERICA LATINA – ITALIA. VECCHI E NUOVI MIGRANTI
Roma, martedì 29 settembre 2009, 11.30
Provincia di Roma – Sala Di Liegro
Via IV Novembre 19/A (Secondo Piano)
Presentazione in contemporanea a Milano

55 capitoli sull’emigrazione italiana in America Latina
e sull’immigrazione latinoamericana in Italia
curati da autori italiani e latinoamericani

Il volume, accompagnato da una scheda, verrà distribuito ai giornalisti
e ai rappresentanti dei Consolati e delle Ambasciate dei Paesi Latinoamericani

Introduce
Don Enrico Feroci, Direttore Caritas diocesana di Roma
Espongono la ricerca
Luca Di Sciullo e Delfina Licata, Redazione Dossier Caritas/Migrantes
Intervengono
Claudio Cecchini, Assessore alle Politiche Sociali – Provincia di Roma
Lorenzo Tagliavanti, Vice Presidente Camera di Commercio di Roma
Madisson Godoy, Consigliere Aggiunto Comune di Roma
Nicola Occhipinti, Ministero Affari Esteri – già console a Buenos Aires
Franco Bentivogli, Comitato Scientifico Dossier Caritas/Migrantes
Amb. Paolo Bruni, Segretario gen. Istituto Italo-Latinoamericano
Coordina
Franco Pittau, Redazione Dossier Caritas/Migrantes

Per informazioni:
Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes: tel. 06.66514345
Addetto Stampa: Alberto Colaiacomo, cell. 335.1817131
e-mail:
idos@dossierimmigrazione.it
www.dossierimmigrazione.it

18/09/2009 "Proiezione e dibattito su Yūkoku (憂国) di Mishima"

MODERA L’INCONTRO:
Riccardo Rosati (critico cinematografico)
Come il tenente Takeyama lasciò un biglietto contente la sola frase "Viva le Forze Imperiali" così Mishima lasciò scritto: “La vita umana è breve ma io vorrei vivere sempre”.
SINOSSI: I compagni del Tenente Takeyama sono condannati a morte dopo un fallito colpo di stato. Scelto per eseguire la condanna, il conflitto per Takeyama è tra il restare fedele all’Imperatore e il sentimento di amicizia per i commilitoni. Figlio di samurai, egli sceglie il seppuku come ultima via di fuga.Anno: 1966Durata: 29 minuti ca.Scritto, diretto ed interpretato da: Yukio Mishimae con: Yoshiko Tsuruoka
Film muto con didascalie in inglese
Unica opera cinematografica diretta da Mishima, questo corto è la versione su pellicola del suo racconto Patriottismo (1961).Viscerale e profetico, l’artista giapponese mette in scena alcune delle tematiche a lui care: la fedeltà, il codice etico dei samurai, la patria, la violazione del corpo nel momento di massimo splendore.Trattasi di una opera dichiaratamente teatrale: due attori, lui e la moglie, un solo interno, minimale e austero, riprendendo così la tradizione plurisecolare del teatro Nō. L’aspetto estetico, sempre cruciale in Mishima, si fonde con una storia romantica e appassionata, dove l’amorevole addio dei due coniugi rivela anche un interessante spaccato sul “discorso amoroso” classico nella cultura giapponese.
Un’opera che va letta andando oltre la superficiale patina politica, per poter meglio apprezzare l’universo artistico e culturale di un autore in cui estetica e vita sono indissolubilmente legate.Unica opera cinematografica diretta da Mishima, questo corto è la versione su pellicola del suo racconto Patriottismo (1961).Viscerale e profetico, l’artista giapponese mette in scena alcune delle tematiche a lui care: la fedeltà, il codice etico dei samurai, la patria, la violazione del corpo nel momento di massimo splendore.Trattasi di una opera dichiaratamente teatrale: due attori, lui e la moglie, un solo interno, minimale e austero, riprendendo così la tradizione plurisecolare del teatro Nō. L’aspetto estetico, sempre cruciale in Mishima, si fonde con una storia romantica e appassionata, dove l’amorevole addio dei due coniugi rivela anche un interessante spaccato sul “discorso amoroso” classico nella cultura giapponese.
Un’opera che va letta andando oltre la superficiale patina politica, per poter meglio apprezzare l’universo artistico e culturale di un autore in cui estetica e vita sono indissolubilmente legate.
Riccardo Rosati: nel campo della yamatologia, ha al suo attivo saggi e articoli su pubblicazioni italiane e straniere e ha preso parte a conferenze in Italia e all’estero. Il suo interesse è rivolto principalmente allo studio dei fenomeni sociali attraverso le varie forme artistiche, segnatamente letteratura, cinema e anime. Con Starrylink ha pubblicato: La trasposizione cinematografica di Heart of Darkness (2004), Nel quartiere (2004) e La visione nel Museo (2005). È inoltre autore di Perdendo il Giappone (Armando Editore, 2005).

16.09.09 "L'associazione degli amministratori presenta il suo studio"

Nell'ultimo anno 185mila contenziosi tra vicini di casa. Ecco i furbetti del condominioTra liti e risparmio energetico "Un peso per la già lenta macchina della giustizia italiana". La Commissione Giustizia del Senato lavora al Testo Unico
di CARMINE SAVIANO

La vita in condominio? Vicini che si dichiarano poliziotti pur di avere la meglio. O che ti aggrediscono alle spalle con un forcone mentre rientri a casa. Alla 'coabitazione forzata' potrebbe essere dedicato un capitolo di un manuale di guerriglia urbana. Giornate fatte di appostamenti, agguati e imboscate per scoprire i lati oscuri dell'adorabile professionista del piano di sopra e trasformarlo in un essere a metà tra Charles Manson e Dart Fener. Strategie degne dell'Arte della Guerra di Sun Tzu, messe in atto da condomini esasperati alla ricerca della più simbolica delle vittorie: quella sul farabutto del piano di sotto. Una vita sul rasoio, che al rispetto del Regolamento condominiale sostituisce contrattazioni machiavelliche per ottenere la maggioranza dell'assemblea e sotterfugi di amministratori in incognito per riscuotere l'obolo mensile. All'esplorazione dei meandri della vita condominiale dedica i propri sforzi l'Anaci, l'associazione italiana degli amministratori, che presenterà oggi a Roma il suo terzo rapporto. Litigiosità e risparmio energetico le due direttrici di "I furbetti del condominio", ricerca svolta in collaborazione con il Censis e compiuta tramite un sondaggio online su 339 amministratori, in rappresentanza dei circa 8mila associati. Un piccolo esercito di professionisti disposti a tutto per realizzare i sogni di quiete dei propri assistiti. Un manipolo di valorosi che però spesso diventa simile a una pattuglia di caschi blu dell'Onu: cercano di mettere pace dove pace non c'è. Secondo il rapporto dell'Anaci le liti più frequenti sono quelle tra singoli condomini, mentre quelle che derivano da mancati accordi sulla gestione delle parti comuni sono molte di meno. Nella ricerca si legge che "dalle opinioni espresse dagli amministratori riguardo ai motivi di litigiosità sembra emergere che il fenomeno è legato soprattutto a questioni di 'intolleranzà della presenza fisica del vicino". Ovvero: cortili che diventano campi da calcio e stanze trasformate in sale da concerto, effusioni ad altissimo volume e la signora del piano di sopra che alle sette di mattina attraversa le proprie stanze con passo non proprio felpato.
Il 63,4% degli amministratori ritiene che il fenomeno sia in netto aumento ma che le liti solo raramente si traducano in contenziosi legali. I dati raccolti smentiscono, in parte, la percezione degli amministratori. Le cause in materia condominiale sono aumentate dell'8% nell'ultimo anno: 185mila contenziosi, di cui 120mila si svolgono per recuperare cifre irrisorie. "Si tratta di una mole enorme di provvedimenti che invadono ogni anno la già lenta macchina della giustizia italiana, generando un costo enorme per la società", dice Carlo Parodi, direttore nazionale del centro studi Anaci. "Senza considerare che per recuperare cifre irrisorie si sostengono spese che tra onorari, marche da bollo e tempi di lavorazione sono alla fine più elevate", prosegue Parodi. Ma se lo scalpo del vicino non ha prezzo, immaginate la soddisfazione nel portare in tribunale l'amministratore. Contestare ogni riga delle delibere assembleari, opporsi con tutti i mezzi alle nuove tabelle millesimali o impugnare la nomina dell'amministratore, sono alcuni dei sogni proibiti degli amministrati nella loro quotidiana disputa con gli amministratori. Che pensano però ad azioni di contrasto per snellire l'impatto delle liti sulla macchina della giustizia. Nella ricerca si suggerisce una forte campagna d'informazione per regolamentare in modo leggero la gestione quotidiana di un condominio. Depliant, note informative e pagine di Televideo che facilitino i livelli di conoscenza dei diritti-doveri. Altra linea della ricerca è quella sull'impatto economico delle spese per il riscaldamento delle abitazioni. La proposta è predisporre sistemi in cui sia possibile la contabilizzazione del calore, cioè la possibilità di attivare il riscaldamento solo quando necessario. Sistemi che permettono una riduzione della spesa fino al 40% l'anno. E alla vita in condominio mette mano anche il Senato. Allo studio un Testo Unico per raggruppare le miriadi di disposizioni in materia. L'obiettivo è snellire. Tra i provvedimenti all'ordine del giorno, il diritto di voto agli inquilini sulle decisioni ordinarie, incarico biennale all'amministratore, contabilità più facile da interpretare e sempre accessibile, azione esecutiva obbligatoria contro chi non paga le spese e limiti all'installazione delle antenne tv.


Fonte: La Repubblica

14/09/2009- Esquilino, la scuola degli stranieri ora conquista anche gli italiani

Da Repubblica.it
Esquilino, la "scuola degli stranieri" ora conquista anche gli italiani
La Manin "sfida" la Pisacane: qui l´integrazione funziona. Fino a qualche anno fa il 60 % degli alunni era straniero oggi il rapporto si è capovolto

Un esempio di integrazione sui banchi. Proprio nella "Chinatown" dell´Esquilino. Una scuola non solo frequentata dai bambini stranieri, ma sempre più richiesta anche dalle famiglie italiane. Al punto che se fino a qualche anno fa, all´istituto comprensivo Manin, il 60 per cento della popolazione scolastica era composta da studenti di cittadinanza non italiana e il restante 40 da italiani, oggi il rapporto si è capovolto. «Il 48 per cento sono bambini stranieri, il 51 cittadini italiani – spiega Alba Zuccarello, preside della scuola – Gli italiani stanno lentamente aumentando». Un dato significativo se confrontato con quello, che tanto fa discutere, della elementare Pisacane a Tor Pignattara, dove il 97 per cento degli iscritti è composto da alunni stranieri (su 180 bambini solo 6 sono italiani). «Sono state le stesse famiglie a partecipare al processo di integrazione – spiega la preside della Manin - a darci fiducia. La paura più grande all´inizio era che i propri figli incontrassero difficoltà con la nostra lingua. Ma hanno capito ben presto che non è così, anzi. I bambini a quella età imparano tutti insieme e prestissimo, anche quelli non nati in Italia e che arrivano alla Manin nel corso dell´anno. E comunque in casi particolari si possono organizzare anche corsi specifici di italiano».La comunità straniera più rappresentata è quella cinese, ma ci sono anche filippini, slavi, bengalesi. La maggior parte sono immigrati di seconda generazione, sono cioè nati qui, ma hanno i genitori stranieri. «Le famiglie partecipano ai nostri progetti e portano avanti iniziative pomeridiane – prosegue la preside – sono molto importanti non solo per i bambini, ma anche per gli adulti, perché così i genitori italiani conoscono quelli stranieri».Brunella Marcelli è docente di italiano alle medie e da 10 anni insegna alla Manin: «Oggi noi docenti lavoriamo a un metodo di lavoro in cui cerchiamo di entrare in una relazione profonda con ogni alunno. Fondamentale è il gruppo-classe dove predominano collaborazione, solidarietà e complicità. E ogni ragazzo impara non solo dall´insegnante, ma anche dai suoi compagni di classe». Tra i tanti progetti la professoressa Marcelli porta avanti assieme al collega Marinaccio di Artistica l´iniziativa "Cuore senza confini": «Un lavoro di espressione artistica con lavori pittorici e murales. Si aiuta a socializzare quando si lavora insieme e si ha un obiettivo in comune».

Vi consigliamo...Un sogno ad occhi aperti

Un sogno ad occhi aperti
Londra, 1960: un ragazzo ama il cricket, ma è una schiappa. È ebreo e i suoi vicini sono giamaicani. Le sfide della vita viste dagli occhi di un ragazzo, tra incomprensioni familiari e razzismo sociale. Il film racconta con delicatezza una storia dedicata al mondo della pre-adolescenza (anche nel senso del pubblico a cui è indirizzata), ma capace di tener viva l’attenzione anche degli adulti, nonostante l’inevitabile grossolanità della psicologia dei personaggi e il lieto fine edificante.

16/09/2009: Immigrazione appuntamento 16 Settembre

IMMIGRAZIONE, DIRITTI E BADANTI: appuntamento il 16 settembre
Siamo particolarmente contenti di invitarvi all’iniziativa che EsquiliNotizie in collaborazione con Cittadinanzattiva “Roma Centro” organizza sul tema dell’immigrazione e dei diritti. Mercoledì 16 settembre (leggete il volantino allegato e, per favore, circolatelo il più possibile) a Sant’Alfonso (via Merulana angolo via di San Vito) si terrà un incontro dal titolo: “Pacchetto sicurezza e regolarizzazione badanti, un percorso ad ostacoli: istruzioni per l’uso”. La regolarizzazione delle badanti extracomunitarie è fondamentale per molte famiglie, ma sembra essere l’ennesimo tentativo di gettare fumo negli occhi fingendo di accogliere lavoratori stranieri in un’area socialmente sensibile (la cura degli anziani e dei malati) ma ponendo in realtà ostacoli di ogni tipo che tradiscono la vera anima discriminatoria e di questi provvedimenti. Ne parlerà un esperto, Sergio Briguglio: verranno date istruzioni pratiche sulla procedura di regolarizzazione, con ampio spazio per domande e risposte.
Informazioni possono anche essere trovate sul sito: www.stranieriinitalia.it/brigluglio

10/09/2009 "Difficile convivenza"

Difficile convivenza
Dai rumori molesti agli atti vandalici. Quotidianamente vivere in condominio significa affrontare problemi piccoli o grandi di vicinato. In due anni il servizio di mediazione sociale di Acer, l'agenzia per la casa, ha ricevuto circa 450 richieste di intervento, in tutta la provincia, per conflitti da risolvere. La maggior parte delle segnalazioni riguarda il mancato rispetto delle regole, rumori, odori fastidiosi o gestione inadeguata degli spazi comuni, ma c'è anche l'insicurezza tra le prime cause di lite. Spaccio, detenzione di armi, atti vandalici.
In provincia, la zona della Bassa è una delle più critiche, anche per la maggiore presenza di immigrati. In città ci sono quartieri particolarmente a rischio, quello di via Don Pasquino Borghi o via Doberdò, ma anche il villaggio Foscato. E le segnalazioni sono in aumento. Per affrontare il problema Acer ha costituito tavoli di lavoro ad hoc con i servizi sociali, i Comuni e le forze dell'ordine.
Da quattro anni poi sperimenta con successo la festa del vicino, per favorire la conoscenza e la solidarietà. Lo scorso anno ha coinvolto oltre 600 famiglie e circa 2mila persone. Quest'anno di estende ai condomini privati, con una sessantina di piccole feste in tutta la la provincia, a partire da sabato 12 settembre, giornata europea del vicinato.

"Esquilino Basketball Roma: sono aperte le iscrizioni"

BABY BASKET
MINIBASKET
BASKET
DANZA CLASSICA
GINNASTICA DOLCE
Il 14 settembre i nostri Allenatori, i nostri Istruttori ed i nostri Insegnanti saranno pronti ad accogliervi per iniziare un anno scolastico e sportivo ricco di attività piacevoli, divertenti, coinvolgenti.
Attività ludico-motorie e sportive attentamente pensate per ogni età:
infanzia, adolescenza ed età adulta.
Momenti di aggregazione per ragazzi e genitori, affinchè lo SPORT NELLE SCUOLE non sia più semplice merendina, ma PANE QUOTIDIANO.
Se sei interessato alle nostre attività, se vuoi conoscere giorni ed orari dei corsi,
se vuoi sapere quanto costano, dove si svolgono e come si chiamano i nostri docenti,
apri i file in .pdf sul sito www.gsaquilone.it
Noi ti aspettiamo

Entrando al "Nuovo Mercato Esquilino"

Entrare nel cuore del Rione Esquilino, vuol dire passeggiare almeno una volta tra i banchi del nuovo Mercato Esquilino, dove il mondo è a portata di mano, dalla frutta esotica al sarto, dal pomodoro biologico all’abbigliamento di tendenza.
Questi mondi rispecchiano anche tutta la storia del Rione, dal commerciante romano, che ricorda tutte le trasformazioni del mercato e del quartiere dal dopoguerra ad oggi, al giovane commerciante bengalese arrivato da poco a Roma, che destreggia abilità di mercante vendendo arance con un italiano in erba.
I mediatori sociali, che spesso attraversano il mercato, si sono divertiti a redigere piccole recensioni su alcuni di questi banchi, con l’idea, in futuro, di scrivere una vera e propria guida per uno shopping Multietnico a Piazza Vittorio.
Di seguito riportiamo solo alcune di queste recensioni.

BANCO 31 MERCATO MERCI VARIE
Una giornata calda, caldissima 28° / 29° . ho bisogno di pantaloni freschi. Nel mio armadio non ci sono pantaloni estivi, freschi, leggeri. Allora indosso la prima cosa che mi capita ed esco.
Continuo ad sentire enormemente caldo, mi sento avvolta e quasi non respiro…allora decido. Entro nel primo negozio e compro IL pantalone FRESCO. Esco soddisfatta dell’acquisto ma ho un unico problema… per il mio metro e 60 di altezza il pantalone è troppo lungo. Che faccio allora? il problema non è ancora risolto!!
Mi occorre una sarta, ora il bisogno primario è: rifare l’orlo ai pantaloni!
Cerco di fare mente locale e capire se nella zona in cui sono ho mai visto una sartoria…chiedo in giro e nessuno sa...
Decido di entrare in un bar e chiedere … il barista mi dice che sicuramente all’interno del nuovo mercato Esquilino - entrata via Mamiani, c’è un banco sartoria – orlo in 30 minuti a 5 euro… - penso- è quello che fa al caso mio! Entro nel mercato e cerco il banco. Non so perché ma nel mio immaginario la sarta è una donna, così non è. Il sarto è uomo! Bene – mi dico-osservo per un attimo e poi vado. Gli espongo la questione – tralasciando ovviamente tutta la mia storia- lui mi prende i pantaloni e mi dice di fare un giro nel mercato perché in 30 minuti è tutto pronto.
Vai a spiegarglielo che sono una molto pigra, … va bè …mi fermo lì ed osservo e nel frattempo chiedo. Lei da quanti anni lavora qui? E lui :”ho aperto cinque anni fa.”
Quest’attività la gestisce con altri due uomini, ci sono due macchina singer due tavoli su uno si taglia e sull’altro si stira ci sono abiti appesi di ogni tipo: paiettes, tessuti africani, indiani, gonne di lana e pantaloni in cotone.
Noto un piccolo ripostiglio in cui chi vuole può provarsi gli abiti da rifinire… accanto a questo il mio sguardo non può non notare uno specchio nascosto barocco rifinito in oro.
Ma ritorniamo al sarto che mentre mi rifinisce l’orlo risponde tranquillo anche alle mie domande da curiosa…gli chiedo se ha sempre fatto questo mestiere, e lui: “sono un sarto di professione. Lo ero anche in Bangladesh, poi sono partito per L’Arabia Saudita ed anche li per parecchio tempo ho lavorato come sarto. Poi è arrivata la decisione di trasferirmi in Italia e qui ho continuato…ho cominciato a lavorare cinque anni fa (quando il mercato esquilino - settore abbigliamento cominciava a prendere forma dopo lo spostamento dalla piazza) e qui ho conosciuto i due ragazzi che ora lavorano con me…”
“…ecco fatto – esclama- il suoi pantaloni sono pronti e torni!! a trovarci. Arrivederci!” io prendo i miei pantaloni avendo la percezione di aver conquistato la vetta dell’Everest, ringrazio e vado”.
BANCO 48 MERCATO MERCI VARIE
Non è semplicemente un banco al mercato, lo stand n 48 un luogo sacro per le nuove generazioni, i giovani vengono da tutta Roma per accaparrarsi la maglietta più “urban” che c’è, le marche sono le più conosciute per gli amanti del genere SKATE, STREET. Il banco è allestito proprio come un piccolo negozietto, ha a disposizione un comodo camerino e anche il pos per chi preferisce pagare con la Carta. Il Signor Romeo, proprietario del banco da oltre 30 anni, ha un metodo infallibile: prezzi che sono quasi la metà di quelli di qualsiasi negozio. Del resto per i clienti è come il miele per le api, avere quel capo che ti piace da morire e pagarlo molto meno, un affare che in tempi di crisi fa sempre gola.
BANCO 5 MERCATO MERCI VARIE
Alvaro proprietario del banco 5, è la romanità in persona :”Io all’Esquilino ce so’ nato!” .
Il suo banco è un vero e proprio negozio dove i capi si possono provare in un camerino.
Qui a prezzi da “mercato” i capi sono veramente di qualità e made in Italy; Alvaro veste uomini e donne e ce n’è per tutti i gusti: jeans, magliette, casacche e vestiti, ma anche accessori e camice…bisognerebbe proprio farci una capatina.
BANCO 8 MERCATO MERCI VARIE
Si viaggiare…basta una valigia o un borsone da viaggio e il gioco è fatto, basta andare a spulciare nel banco otto, dove il signor Antonio da più di trent’anni vende borse e valige.
Il signor Antonio non ha paura della concorrenza di merci griffate. Con semplicità ammette che lui punta sul rapporto qualità prezzo e ad una clientela che ha bisogno di risparmiare.
Le sue valige sono resistenti e di varie grandezze, portano comunque lontano, con sopra scritto il nome griffato di chi le porta con se!
BANCO 3 MERCATO MERCI VARIE
Un gioco di parole per raccontare il banco numero tre dove puoi trovare ciò che fa per te:
Se sei un uomo e bello vuoi apparire Casual ti devi vestire, ma se a una cerimonia devi andare l’eleganza non può mancare, per trovare il capo giusto al banco 3 ti puoi vestir con gusto!
Il signor Paolo, proprietario del banco da più di 30 anni, può offrire dei capi di qualità a prezzi molto bassi e ci vengono a comprare anche da fuori. Qui infatti abbiamo incontrato un turista di Firenze che ci dice che quando viene a Roma una capatina al mercato la fa sempre e che in questo banco apprezza molto il venditore che è discreto e dà buoni consigli, anche se…non fa sconti, ma in realtà ammette “mi costerebbe invitare di più il signore a cena a Firenze per una fiorentina, che pagarle ciò che ho comprato oggi” e ci mostra due paia di pantaloni, una maglietta, due camice e un giubbino.
BANCO 6 MERCATO MERCI VARIE
SEI, sei, sei…sei pronto per viaggiare?
Se ti serve una valigia, un trolley o un borsone da viaggio, una borsa, una borsetta o una borsettina, un borsello o un borsellino… lo puoi trovare al banco numero 6!
Il signor Stanislao da più di 30 anni ha accompagnato tante persone in mille viaggi, con le sue valige di qualità.
Nel suo Banco sono stipate valige e borse di tutti i tipi che insieme alla moglie mostra con orgoglio ai suoi clienti. Qui puoi trovare sia valige ordinarie che di marca ma anche griffate e tutte a costi straordinari, provare per credere!
BANCO 39 MERCATO MERCI VARIE
Lo sport in primo piano al banco 39! Maglie e accessori della squadra del cuore e articoli sportivi …ma non solo!
Qui si possono realizzare per tutta la squadra delle divise personalizzate.
Si, perché il signor Massimo, proprietario del banco da più di 30 anni, realizza e stampa magliette e calzoncini, con nomi e numeri, loghi e scritte… e la squadra è pronta per giocare.
I tempi di realizzazione sono brevi e i costi più che popolari, accessibili anche per i più giovani che magari vogliono crearsi una maglietta con la propria TAG o con il nome del gruppo del cuore.