3/11/2009 "Sporco negro». E picchiano bengaleseAcilia, 10 teppisti contro lo straniero "

ROMA (3 novembre) - Si sono radunati in una decina, tutti giovanissimi tra i 15 ed i 20 anni d’età. L’obiettivo era la caccia al nero e quando hanno notato quattro stranieri del sud- oriente seduti sulle panchine gli sono piombati addosso violenti e rabbiosi. Per uno dei loro bersagli si sono aperte le porte del pronto soccorso: gli hanno fratturato il setto nasale e procurato un trauma cranico.E’ successo domenica sera a Acilia. In un parco pubblico, l’Arcobaleno, che per definizione dovrebbe riconciliare tutti i colori del mondo. Invece in quei giardini di via Umberto Lilloni una decina di giovinastri hanno dato vita ad una caccia al nero, immotivata quanto crudele. Tre delle loro vittime sono riuscite a sfuggire all’agguato cavandosela solo con qualche livido. Per Mohamed P., un giovane del Bangladesh di 29 anni, regolarmente in Italia e impiegato come domestico, invece non c’è stato scampo ed è finito sotto una gragnuola di pugni al grido di «vattene da qui, sporco negro».Secondo quanto è stato ricostruito dai carabinieri del gruppo di Ostia, che indagano sull’episodio per individuare i responsabili, il branco si è radunato intorno alle otto e mezza di sera nei pressi di un bar che affaccia su via di Macchia Saponara. Un testimone avrebbe colto qualche frase al volo del tipo «sti negri li dovemo fà sparì» e «non se ne può più de ’sti negri che girano pe’ Acilia». Subito dopo il gruppo, composto da minorenni e da ragazzi che non superano i venti anni d’età, si è allontanato in direzione della non distante via Lilloni.Al Parco Arcobaleno, il vasto spiazzo verde disteso alle spalle della biblioteca comunale ”Sandro Onofri”, in quel momento c’erano quattro immigrati del Bangladesh in pausa festiva dai loro lavori di badante e di collaboratore domestico. Erano seduti su una panchina e stavano parlando del più e meno, sotto la luce di uno dei pochi lampioni che illuminano il giardino.La gang li ha avvicinati ”a tenaglia”, alcuni frontalmente e altri alle spalle della panchina. «Siete degli zozzoni, non ve volemo qui a Acilia, ve ne dovete annà» gli hanno urlato contro gli aggressori. «A zozzi negri mo’ ve famo vede che dovete fa’ quello che diciamo noi» insistevano quelli del branco. Tre degli stranieri sono riusciti a alzarsi e a scappare, rimediando solo qualche calcio e qualche pugno. Il più sprovveduto di loro, invece, è rimasto accerchiato dagli aggressori che l’hanno picchiato selvaggiamente per scappare subito dopo.Un testimone che ha assistito alla scena ha avvertito il 112 e sul posto è giunta immediatamente una gazzella dei carabinieri. Mohamed è stato trasportato a bordo di un’ambulanza al pronto soccorso del ”Grassi” dove i medici gli hanno riscontrato un trauma cranico e la frattura delle ossa nasali. Guarirà in quindici giorni.La reazione dei carabinieri è stata immediata e ben articolata. Gli equipaggi della Compagnia d’Intervento Operativo, una decina di pattuglie in tutto, hanno effettuato diversi posti di blocco e identificato una trentina di giovani dell’età corrispondete a quella degli aggressori. Nessuno di loro, però, sarebbe stato riconosciuto dagli stranieri scampati all’assalto come appartenenti al branco. Le indagini proseguono.
Fonte: Il Messaggero.it

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