04/02/10 "Osservatorio Romano sulle Migrazioni"

La Caritas diocesana, la Camera di Commercio e
la Provincia di Roma
invitano
alla presentazione del Rapporto
Saluto introduttivo
Franco Pittau, “Osservatorio Romano sulle Migrazioni”
I dati della ricerca
Ginevra Demaio, Capo redattore, “Osservatorio Romano sulle Migrazioni”
Il punto di vista degli immigrati
Don Isidor Iacovici, Comunità cattolica romena di rito latino
Fatima Neimarlija, Centro Servizi per il volontariato Spes
Ribka Sibhatu, Forum per l’Intercultura della Caritas di Roma
Relatori
Lorenzo Tagliavanti, Vice Presidente Camera di Commercio di Roma
Claudio Cecchini, Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Roma

Per informazioni:
Redazione Osservatorio Romano sulle Migrazioni
Caritas di Roma (A. Colaiacomo): 06.69886417 - 335.1817131 – Centro Studi Idos: 06.66514345

27/01/10 "Padova, «puzzi di romena»: 13enne torna da scuola e sibutta dalla finestra"

PADOVA (27 gennaio) - Emarginata dai compagni di classe perché “puzza di romena”, una tredicenne di Solesino ha cercato di uccidersi gettandosi dalla finestra di casa. È accaduto una settimana fa, ma solo ieri la vicenda è stata resa nota. A divulgare i motivi che hanno spinto la ragazzina a tentare il suicidio è Adrian Teodorescu, presidente dell’associazione “Alleanza romena”.
Teodorescu ha raccolto la testimonianza dei genitori della giovane, che è tuttora ricoverata nell’ospedale di Monselice. Le sue condizioni non sono preoccupanti, ma dovrà fare i conti con una frattura ad una gamba. La ragazza ha ricevuto la visita degli amici di scuola, ma non quella dei suoi compagni di classe. A finire nella bufera è adesso l’istituto comprensivo di Solesino, dove la protagonista dell’odioso episodio – che chiameremo Maria - frequentava la seconda media. Frequentava, appunto, perché ora non ne vuol più sapere di tornare a scuola. «Da qualche tempo la ragazza – spiega Teodorescu – subiva un trattamento riservato e personalizzato dai propri compagni di classe, nella quale è l’unica immigrata».
«Non abbiamo mai avuto problemi di razzismo – racconta il papà, romeno in Italia da molti anni - né noi, né l'altro nostro figlio più piccolo. Invece con Maria, da quando ci siamo trasferiti a Solesino, con l'inizio dell'anno scolastico è iniziata anche la sofferenza. Una sofferenza – continua l’uomo, che lavora come trasportatore – dovuta alle cattiverie dei compagni di classe che non l’hanno accettata perché sembra diversa da loro. Non indossa vestiti di marca, non ha il telefonino alla moda e in più puzza di romena». La famiglia, che in precedenza abitava a Ospedaletto Euganeo, si è trasferita a Solesino da qualche mese. Ora l’associazione presenterà un esposto al dirigente scolastico, perché venga aperta un’inchiesta interna che possa fare luce sull’episodio.
Fonte:ilmessaggero.it

27/01/10 "Materna, massimo 5 stranieri per classe"

Materna, massimo 5 stranieri per classe
Nelle scuole dell'infanzia comunali una limitazione che la Gelmini aveva escluso. In arrivo più mediatori culturali. Assessore Marsilio, linea dura: "A Roma un tetto anche per chi è nato in Italia"
La rivoluzione del "tetto" al numero di studenti stranieri a Roma comincia dalle materne. Le iscrizioni alle scuole dell'infanzia comunali sono aperte fino al 12 febbraio (si possono fare on-line in due municipi, il IX e il XVIII). La novità di quest'anno sta nel fatto che saranno accettati al massimo 5 bimbi stranieri per classe. Se ci saranno più domande, il Comune provvederà a smistarle in altre scuole dello stesso municipio.
Il criterio di un tetto del 30% al numero di iscritti stranieri è stato introdotto dal ministero dell'Istruzione con la circolare 2/2010. Sarà operativo nelle prime classi dall'anno prossimo, ma - ha chiarito il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini - riguarderà i figli di immigrati arrivati in Italia dal loro Paese, non quelli nati e cresciuti qui. Il Comune di Roma, da parte sua, va oltre la mera applicazione di questo principio: nelle scuole della Capitale, spiega l'assessore alle Politiche educative Laura Marsilio, il limite riguarderà anche i nati in Italia, perché «l'integrazione non è solo un fatto linguistico, riguarda la cultura, le tradizioni».
Il punto di partenza è un regolamento della scuola dell'infanzia del ‘96 (che prevede, «ove possibile», la presenza di 5 stranieri per classe). Cosa accadrà se le domande saranno di più? In quel caso, fa sapere l'assessore, «si intraprenderanno azioni di concertazione nei municipi anche attraverso accordi di rete». In altre parole ci saranno percorsi di accompagnamento per convincere le famiglie (italiane e straniere) agli opportuni spostamenti, verso altre scuole dello stessa zona. E l'avviso per le materne comunali prevede un'altra novità: «l'assegnazione alle classi degli stranieri è effettuata, ove possibile, raggruppando quelli dello stesso gruppo linguistico». La novità riguarderà perlopiù i municipi a maggiore concentrazione di migranti: I (Centro storico), VI (Tor Pignattara) e XX (Cassia - Prima Porta).
Per regolare più nel complesso le iscrizioni, il Comune sta poi lavorando a un protocollo con l'Ufficio scolastico regionale, a supporto del quale ci sarà un comitato dedicato, il Gis - Gruppo per l'integrazione nella scuola. Per facilitare le famiglie straniere nell'iscrizione, e favorirne il coinvolgimento in corso d'anno, sarà potenziato il ruolo dei mediatori culturali, selezionati dal registro pubblico del Comune. E proseguirà anche l'anno prossimo il progetto "Scuole dei fratelli d'Italia - Scuole di solidarietà", rivolto agli istituti con più stranieri, che possono ottenere fondi per l'integrazione. L'anno scorso sono stati concessi circa 500mila euro; l'anno prossimo lo stanziamento sarà analogo e andrà a coprire, spiega l'assessore, «corsi d'italiano per i genitori; mediazione culturale; traduzione di materiale informativo per le famiglie».
Fonte:repubblica.it

30-31/01/2010 "ATLANTE SONORO XXI - Memoria "

Scuola Popolare di Musica di Testaccio - Freon
ATLANTE SONORO XXI - Memoria
30 e 31 gennaio 2010
Ex-MattatoioPiazza Giustiniani, Roma
Ingresso libero

ATLANTE SONORO XXI
Ideazione: Stefano Cardi (Direzione artistica), Claudio Vedovati, Giuliano Bracci
Contributi multimediali a cura di Francesca Checchi e Lino NotaristefanoSpazio "Anche la musica ha i suoi diritti" a cura di Indiana Raffaelli (Siam)
Spazio "Poesia e musica d’oggi" a cura di Nuovi ArgomentiCoordinamento: Paolo Cintio, Vincenzo Russo
Ufficio stampa: Franca Renzini
Per info:
http://www.freonensemble.com
http://www.scuolamusicatestaccio.it/
Tel. Scuola di Testaccio 065750376

Il CESV organizza corsi di formazione rivolti alle associazioni di cittadini stranieri

i Centri di Servizio per il Volontariato del Lazio organizzano due corsi di formazione rivolti alle associazioni di cittadini stranieri:

· un corso base sugli aspetti giuridico amministrativi delle associazioni destinato in modo particolare alle associazioni in via di costituzione e a quelle di recente costituzione che desiderano capire qual è la tipologia associativa più appropriata rispetto all'attività e agli obiettivi che l'organizzazione vuole raggiungere e quali sono gli obblighi e le procedure indispensabili per la gestione di una associazione;

· un corso di approfondimento sugli aspetti gestionali e amministrativi delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni, destinato alle associazioni già costituite da qualche tempo, che desiderano acquisire conoscenze e competenze di carattere tecnico-operativo sui principali adempimenti di carattere amministrativo, contabile e fiscale con cui più frequentemente si confrontano le Organizzazioni di Volontariato.

Se desiderate iscrivervi ad uno dei corsi dovete rinviare la scheda di adesione alla mail che trovate nella scheda stessa.
Se volete iscrivervi a tutti e due i corsi dovete riempire entrambe le schede di adesione ed inviarle alle due mail segnate nelle schede.
Le adesioni devono pervenire: entro il 25 gennaio 2010 per il corso di base entro il 15 febbraio 2010 per il corso di approfondimento

Per informazioni e chiarimenti potete contattare:
Fatima Neimarlija – tel. 06.44702178 (dalle 14.30 alle 19.00)
reteimmigrazione@volontariato.lazio.it
Anna Adamczyk – tel. 06.491340 - anna.adamczyk
@cesv.org

31/01/2010 "Piazza Vittorio Cricket Club compie 2 anni"

27/01/10 "Pirati della strada aumento record nel 2009"



Sono 482 gli episodi di pirateria stradale osservati dall'Osservatorio il Centauro-Asaps nel corso dello scorso anno (91 persone uccise, 592 quelle ferite), con un incremento del 50 per cento. Tragici anche i dati del 2010, ma non si capisce come arginare il fenomeno
Pirati della strada: l'aumento è ormai è incontrollabile. Nell'anno appena trascorso ci sono stati infatti 482 casi di pirateria, ben 159 in più rispetto ai 323 del 2008, con un aumento record del 49,2%. I dati arrivano dall'Osservatorio il Centauro-Asaps e parlano chiaro: la situazione sta velocemente sfuggendo al controllo delle forze dell'ordine e di tutti coloro che si occupano di sicurezza stradale. Motivi di - forte - preoccupazione arrivano infatti dalla rilevazione del fatto che il 75,5% degli autori viene smascherato, mentre "solo" il 24,5% resta ignoto. Si tratta quindi di uno dei reati meno "garantiti" in assoluto, ma non per questo in calo. Cosa fare? Mistero, su questo tema la soluzione sembra impossibile da trovare, anche se uno sguardo alle pene previste fa subito capire qualcosa: si va da sei mesi a tre anni di carcere. Ma solo in caso incidente mortale con fuga si rischia oggi di rimanere per un certo periodo in cella.
Nel frattempo studiare il fenomeno può comunque aiutare a capire come combattere i pirati della strada. Secondo l'osservatorio Asaps si scopre infatti che nel 2009 le vittime mortali sono state 91, rispetto alle 93 del 2008 con un modesto calo del 2,15%, mentre il numero dei feriti ha toccato la cima di quota 592, nel 2008 si era fermato a quota 331, l'incremento in questo caso è notevole +78,9%.
Non solo: a preoccupare è anche l'andamento del 2010: e già perché alla data del 26 gennaio, l'Osservatorio Asaps ha già registrato qualcosa come 38 episodi con 11 morti e 42 feriti. Le cause? "Su tutti questi eventi - spiega Giodano Biserni, presidente dell'Asaps - pesa, come un macigno, l'ombra dell'alcol e delle droghe: in ben 134 casi (36,8%) ne è stata accertata la presenza, ma è un dato che deve essere accolto con eccessivo difetto per essere considerato attendibile. Bisogna infatti considerare che la positività dei test condotti è riferibile solo agli episodi di pirateria nei quali il responsabile sia stato identificato, dunque 364 su 482. Spesso quando le forze di polizia identificano l'autore non ha più senso sottoporre il sospetto a controllo alcolemico o narcotest, perché sono trascorse ore o giorni dall'evento".
L'analisi però non si ferma qui, e arriva anche a determinare come il 25% dei pirati identificati è forestiero, "un elemento che conferma - spiegano ancora all'Asaps - altre nostre precedenti analisi sulla sinistrosità, riferite alla presenza di stranieri, anche in qualità di vittime, sul fenomeno. Per l'appunto, i cittadini stranieri vittime di pirati sono 66, il 13,7% del totale di morti e feriti".
In ogni caso una cosa è certa a farne le spese in modo più drammatico sono le categorie deboli della strada, in modo particolare bambini e anziani: 78 sono i minori coinvolti, 62 gli anziani, rispettivamente l'11,4% ed il 9,1%. Tra i minori, quelli di età inferiore ai 14 anni, cioè i bambini, rimasti vittima di questo atto di vigliaccheria stradale sono stati in tutto 31, 5 dei quali rimasti uccisi (5,5%) e 26 feriti (4,4%). I pedoni sono la categoria più tartassata, con 218 eventi: 48 morti, pari al 52,7% dei decessi complessivi, e 195 feriti (32,9%). Infine i ciclisti: 40 gli episodi, con 8 lenzuola bianche (8,8%) e 26 ricoveri (4,4%). Numeri precisi, per un reato ben delimitato nei suoi contorni: sembra davvero impossibile che non si riesca ad arginare il fenomeno.
Fonte:larepubblica.it
INVITO

Iniziativa del Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes nell’ambito delle
Giornate interculturali della Provincia di Roma”
in collaborazione la Provincia e la Camera di Commercio di Roma,
con l’Ambasciata del Madagascar,
le Associazioni dei malgasci e le Ong per i malgasci,
la Società Dante Alighieri e la Rete romana scuole migranti
Introduzione
Alessandro Masi, Segretario generale Società Dante Alighieri
Enrico Feroci, Direttore Caritas diocesana di Roma
Angelo Malandrino, Direttore Centrale Immigrazione e Asilo Min. Interno
Presentazione della scheda
Bruno Fusciardi, Curatore della Ricerca sugli immigrati malgasci
Relatori
Claudio Cecchini, La Provincia di Roma e le piccole collettività
Lorenzo Tagliavanti, Confederazione Nazionale Artigianato e Piccole e Medie Imprese
Augusto Venanzetti, la Rete Scuole Migranti e l’apprendimento dell’italiano
Interventi e Interviste
le associazioni per i malgasci: Fraternità, Zanak’i Gasikara, Tetezana
i cappellani della comunità cattolica e protestante
Aderiscono le associazioni Mais, Gialuma, Per un sorriso Monica De Carlo
Conclusioni
Consigliere M. Monja, Ambasciata della Repubblica del Madagascar
Coordinamento dei lavori

Franco Pittau, Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes

Centro Studi e Ricerche Idos/Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes
Tel. 06.66514345, int. 1 o 2 –
idos@dossierimmigrazione.it

24/01/2010 "Armi giocattolo per fare i gradassi:a Ostia baby bullismo e disagio giovanile



Franco, primo dirigente del commissariato: «L’età delinquenziale si sta abbassando»
Era appostato davanti ad un supermercato con una pistola in pugno. Era un’arma giocattolo con il tappo rosso rimosso per sembrare vera e agli agenti ha negato di voler fare una rapina: a dodici anni non sapeva come fare per sorprendere i passanti.
E’ l’ultimo di una serie di episodi che a Ostia vedono come protagonisti bambini in vicende a cavallo tra criminalità e disagio. In appena dieci giorni tre ragazzini sono finiti nel mirino della polizia per fatti che rappresentano un campanello d’allarme e che sono finiti sui verbali giudiziari. Venerdì mattina poco dopo le 9,30 una chiamata al 113 avvertiva di un giovane armato di pistola che si aggirava davanti al supermercato di via Boezi. I poliziotti, giunti sul posto, hanno intercettato un ragazzino di 12 anni dalla corporatura massiccia e dalle sembianze adulte. In una busta nello zainetto nascondeva una pistola softair con il tappo rosso rimosso per sembrare vera. «No, non volevo rapinare nessuno ma volevo sentirmi protagonista» ha balbettato agli agenti che l’hanno trattenuto per controlli. La madre è stata denunciata per abbandono di minore.
Sabato 16 un bulletto dodicenne di una scuola media di Ostia Stella Polare, ha portato in classe un proiettile calibro 7,65 per intimorire un compagno di classe. L’aveva sottratto al nonno di 64 anni che in cantina custodiva malamente una pistola regolarmente dichiarata con relativo munizionamento. L’anziano pistolero è stato denunciato per omessa custodia ed gli è stato ritirato il porto d’armi.
Due giorni prima, invece, era stato un ragazzino di nove anni a preoccupare insegnanti e genitori degli alunni di una scuola elementare di Ostia. Quella mattina, infatti, il bulletto temuto dai suoi compagni di classe era arrivato ”armato” con una pistola softair del tutto identica ad un’arma vera. Voleva incutere paura ai suoi coetanei, come aveva fatto la settimana prima impugnando un coltello e minacciandoli nell’ora di refettorio.
In questo caso sono stati i genitori, avvertiti dalle maestre, a informare la polizia e a denunciare la mamma del ragazzino. La quale a sua volta a contro-querelato dai carabinieri quelle persone. «Si è voluto fare un caso di polizia di un bambino solo un po’ esuberante» ha motivato il genitore irritato dall’intervento del commissariato.
«Non siamo a livello di allarme commenta il primo dirigente del commissariato, Antonio Franco ma certamente possiamo parlare di un profondo disagio e di segnali che stanno lì a indicarci che l’età delinquenziale in questo quadrante della città rischia drammaticamente di abbassarsi».
Negli ultimi anni la cronaca del litorale romano è stata costellata di episodi di bullismo e di fatti legati a gang giovanili. Per questo motivo tra i primi provvedimenti assunti dal responsabile del commissariato c’è stata l’istituzione di una squadra delegata al monitoraggio del fenomeno. Negli ultimi sei mesi sono stati ”censiti” i muretti e le piazze dove i ragazzi sono solito riunirsi e incontrarsi. Al momento sono sette, sei per le strade di Ostia e una nel cuore di Casal Palocco.
Dopo aver catalogato i punti di raduno, anche attraverso l’intervento degli operatori della polizia scientifica, gli investigatori hanno in qualche modo inquadrato i gruppi per le modalità d’abbigliamento, per credo politico e per tifoseria sportiva. Complessivamente sono stati individuati poco più di cinquecento ragazzi e poco oltre cento ragazze, tutti tra i 13 e i 18 anni, come frequentatori abbastanza assidui dei gruppi monitorati.
«Non abbiamo la presunzione di sconfiggere il fenomeno delle baby gang ammette Franco anche perchè c’è un problema di fondo che è quello dell’educazione alla legalità. E, infatti, abbiamo avviato nelle scuola incontri con gli studenti e con i loro genitori per insegnare l’importanza del rispetto verso gli altri e verso le norme di convivenza civile».
Fonte:ilmessaggero.it

23/01/2010 Continuano le aggressioni agli autisti ma continuano a chiamarlo Bullismo..

Boccea, assalto all'autobus: picchiano quattro autisti e distruggono il mezzo.
Laggressione in via della Maglianella
ROMA (23 gennaio) - Notte di terrore per quattro autisti dell’Atac, ancora una volta vittime di aggressioni su strade periferiche di Roma. Erano da poco passate le quattro quando la corsa “riservata” che parte dai depositi - in questo caso da quello della Magliana - diretta ai capolinea degli autobus per accompagnare gli autisti a lavoro, è stata presa di mira da tre teppisti.
Il mezzo percorreva via della Maglianella, in direzione di via Casal del Marmo, quando all’improvviso ha trovato la strada bloccata da alcune macchine e persone che discutevano tra loro. Con una manovra in spazi stretti, il conducente è riuscito a superare il “blocco”.
Tre ragazzi a bordo di un’auto di grossa cilindrata hanno rincorso l’autobus, sorpassandolo più volte. Alla fine l’hanno bloccato, mettendo l’auto di traverso, e sono scesi insultando l’autista del bus. Con un tergicristalli, staccato dallo stesso mezzo pubblico, hanno spaccato i finestrini e aggredito con calci e pugni il conducente (poi medicato in ospedale) e un collega, mentre gli altri due sono riusciti a fuggire, tentando di dare l’allarme.
«Ti svegli alle tre del mattino per andare a lavoro e non sai mai cosa ti può accadere, quella è una strada pericolosa ed è facile trovare gente che per passare la serata prende di mira gli autobus», si sfoga un autista. «Poteva succedere qualcosa di grave, e a quell’ora chi ti aiuta? Non è la prima volta che in strade periferiche succedono fatti del genere, da un quartiere all’altro la storia si ripete purtroppo». Le ultime aggressioni risalgono all’ottobre scorso quando alcuni autisti della linea 057, che attraversa Tor Bella Monaca con capolinea alla stazione di Grotte Celoni, vennero presi di mira. In una sola mattinata ci furono addirittura cinque aggressioni.
Fonte:Ilmessaggero.it
È di inizio luglio invece il “dirottamento” di un bus della 058, che collega Tor Sapienza a Giardinetti.
Ad agosto scoppia l’emergenza dei bulli, con una serie di segnalazioni che arrivano da lavoratori e passeggeri. In un solo giorno, due denunce ai carabinieri: prima una donna spintonata da una banda di minorenni su un autobus della linea 051, in pieno giorno; poche ore dopo, una sassaiola contro un mezzo della 058. Quindi il caso della linea 059: fine settembre, una ragazzina aggredisce, con insulti razzisti, una nigeriana che le aveva chiesto di non fumare. L’aggressione scoperchia la pentola. I passeggeri delle linee della zona denunciano una situazione insostenibile: bande di baby-teppisti che scorrazzano impunemente tra le vetture, minacciando e spintonando.
Fonte:ilmessaggero.it

23-24/01/2010 e 30-31/01/2010 "Raccolta fondi per Haiti a Piazza Vittorio"

L’ESQUILINO NON E’ INSENSIBILE
Una nuvola di mani tese che implora aiuto: è questa la foto più efficace per mostrare la catastrofe di Haiti.
Ci sono migliaia di persone che attendono di essere operate,”amputare gli arti infettati resta la priorità”,lo sarà almeno per le prossime due settimane.
E poi ci sono luoghi dove i soccorsi non sono arrivati. Cominciano a scarseggiare
anche le medicine.
CHE FARE ?
Senza indugi bisogna mobilitarsi al fianco di tutte le organizzazioni umanitarie,
soprattutto “MEDICI SENZA FRONTIERE”.
Ogni sforzo per quanto piccolo potrà aiutare a colmare il gap tra vita normale e
disastro e sopravvivenza.
TUTTI I CITTADINI DELL’ESQUILINO,CON LE SUE ASSOCIAZIONI,con
in testa le Comunità bengalesi e cinesi,mostrino ancora una volta,la solidarietà
che li contraddistingue: sabato 23 e domenica 24 gennaio e sabato 30 e domenica 31

4 GIORNI DI RACCOLTA FONDI IN PIAZZA VITTORIO

26/01/2010 "Percorsi di cittadinanza: la lingua in quanto diritto l'italiano non più straniero"

TEMI DEL CONVEGNO
Una sintesi delle esperienze "di frontiera" nel processo che vede ilpercorso di acquisizione della lingua italiana al centro della possibilitàdi agire diritti e doveri di cittadinanza per la persona straniera immigratanel nostro paese.
Proposte per disegnare il futuro di questo processo all´internodell´educazione degli adulti e dei ragazzi, per valorizzare le esperienzee le professionalità di quanti operano sul campo: il ruolo del costituendiCPIA.
Il ruolo e l´importanza della Certificazione Linguistica nei percorsi diitaliano L2 dei CTP:i Certificati CELI per cittadini stranieri Immigrati.
L´Educazione degli Adulti, ed in particolare i percorsi di Lingua Italianaper Stranieri Immigrati, dal 1998 si concretizzano nei Centri Territorialidi Educazione Permanente, istituzioni statali che hanno erogato fino ad oggiun servizio poco conosciuto dal grande pubblico ma molto apprezzato dalledecine di migliaia di persone che nel tempo ed in tutta Italia si sonoformate, giungendo a concludere un percorso di studi interrotto inprecedenza o migliorando le proprie competenze in corsi di lingue straniere,informatica ed italiano per stranieri. Oggi i CTP stanno per subire una metamorfosi per molti versi auspicata, cheperò consentirà l´accesso, in un´ottica di passaggio dall´EdAall´IdA (dall´educazione all´istruzione degli adulti), solo a coloroche dovranno frequentare i corsi finalizzati al conseguimento di un titolodi studio di scuola secondaria Superiore (primo e secondo grado),indebolendo così l´offerta formativa dei corsi che permettono diacquisire competenze funzionali ad un corretto esercizio del diritto dicittadinanza.Il Convegno si propone quindi di disegnare lo stato dell´arte dei corsi diItaliano per Stranieri nei CTP, sottolineando la sinergia conl´Università per Stranieri di Perugia, che eroga il CELI, CertificazioneLinguistica di Italiano per Stranieri. Tale sinergia ha prodotto iCertificati per Stranieri Immigrati, che vengono proposti ad un costoestremamente ridotto al termine dei percorsi di Italiano L2 nei CTP.Ci si propone inoltre di creare un momento di dibattito e di proposta peravviare una riflessione che consenta il prosieguo di un´esperienzaaltamente formativa che ha prodotto nel tempo degli importanti risultati.
Per visionare il programma e info:
La partecipazione ai workshop è a numero chiuso, è quindi necessario iscriversiTermine di arrivo delle iscrizioni: 22 gennaio 2010 moduli scaricabili da Sinnos:
orgorganizzazione:
Sandra Monaco cell. 329-6729802 info mail:celilazio@mclink.it
Ai partecipanti sarà rilasciato un attestato di frequenza

dal 22/01/2010 al 30/01/2010 "Parole dal mondo"

venerdì 22/01
Aulò canto-poesia dall’Eritrea
di Ribka Sibhatu
lettura dalle 18.30 a seguire cena eritrea
sabato 23/01
La Casetta del Porcospino e il Pittore e il mare due favole dai Balcani
a cura dell’associazione LIPA, con l'autrice Luci Zuvela
lettura dalle 18.30 a seguire cena dei balcani
questi i primi due
appuntamenti con la lettura femminile dal mondo

per il ciclo
PAROLE dal MONDO
promosso da
esquilibri e caffè
con il contributo della Commissione delle elette del Comune di Roma
esquilibri e caffè
via giolitti 321 roma
06 44362563
info@esquilibri.it
www.esquilibri.it

20/01/2010 "ROMA PASSO PASSO – Percorsi di turismo responsabile a piedi a Roma"

TAM TuttounAltroMondo in collaborazione con Insieme nelle Terre di Mezzo onlus organizza un ciclo di quattro insolite visite guidate per vedere Roma con altri occhi.
Si parte il 30 Gennaio con un percorso che dal quartiere Testaccio uno dei luoghi più caratteristici di Roma, ricco di testimonianze storiche come la Piramide Cestia, il cimitero Acattolico e il Monte Testaccio, prosegue verso il quartiere Ostiense, affascinante esempio di riqualificazione di edifici industriali, come la Centrale Montemartini. La visita si concluderà alla città dell’Altra Economia, uno dei primi spazi in Europa interamente dedicato ad un’economia che mette al centro le persone e l’ambiente.
Il 13 Febbraio è l’occasione per scoprire che “Vicino al Colosseo…c’è Monti”: da piazza della Suburra strade e vicoli si snodano tra la tradizione delle botteghe artigiane e la vita di un vivace quartiere romano e realtà più recenti quali botteghe del commercio equo e solidale e market del biologico.
L’itinerario in programma per il 27 Febbraio propone una visita alla Roma della periferia attraverso lo sguardo, ancora molto attuale, di Pasolini, le cui parole descrivono la Roma di molti che ancora oggi vivono in condizioni precarie: dal Mandrione, negli anni ‘50 zona di zingari e prostitute e ora tranquilla zona di botteghe, a Tor Bella Monaca, dove i ragazzi ancor oggi giocano in strada.
Laddove i turisti solitamente non arrivano i partecipanti potranno conoscere una rete di associazioni, i Socialmente Inutili, una risposta alternativa al disagio sociale.
Il ciclo si conclude il 13 Marzo con una visita al multietnico quartiere dell’Esquilino, affascinante connubio tra antico e moderno: da una parte testimonianze storiche come il Tempio di Minerva e la Chiesa di Santa Bibiana e dall’altra il famoso mercato di Piazza Vittorio, crogiolo di culture, e l’incontro con alcuni membri dell’associazione Dhuumcatu per cercare di comprendere la realtà delle comunità di immigrati.
Il progetto,che quest’ anno vede, a breve, l’estensione del Bando su tutto il territorio nazionale, ha già posto in essere la costituzione di un grande coro polifonico ed un’orchestra ritmicosinfonica giovanile, denominata “ Coro e Orchestra Ritmicosinfonica Giovanile del M.I.U.R. ” con la partecipazione di ragazzi e ragazze in età compresa tra i 10 ed i 20 anni, scelti per merito e/o particolari attitudini musicali i quali si sono già esibiti in Concerti e partecipazioni a Manifestazioni Culturali e Musicali .
Il progetto si avvale anche della collaborazione di eminenti musicisti già in carriera il cui apporto sarà valido sostegno all' accrescimento di tutte le diverse componenti didattiche e formative .
Il progetto prevede la partecipazione a scambi culturali e/o gemellaggi con analoghe realtà internazionali. L’orchestra ed il coro parteciperanno alle Manifestazioni Nazionali e/o Internazionali indicate dal M.I.U.R. in accordo con altre Istituzioni, Enti o Fondazioni , Il Coro e Orchestra Ritmicosinfonica del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, inoltre, sarà disponibile a tenere Concerti , gratuiti e su richiesta da parte di Istituzioni Scolastiche, Enti pubblici, Privati e/o terzi , del Territorio nazionale o estero, previo il solo rimborso del viaggio ,vitto ed eventuale alloggio .
Tutte le prove ed i Concerti saranno orchestrate e dirette dal M. Carlo Monticelli Cuggiò che potrà avvalersi di “Maestri Assistenti”. Al termine di ogni anno accademico,il Direttore Artistico rilascerà un Attestato di partecipazione con apposito Giudizio di Merito che potrà costituire Titolo Artistico/Professionale e/o “Credito Formativo” in seno alle valutazioni didattiche.
Roma, 15 gennaio 2010 Firmato
L’ ideatore del Progetto e Direttore Artistico
M. Carlo Monticelli Cuggiò

Roma , 15 gennaio 2010
Scadenza domande : 19 febbraio 2010
Il presente Bando e ulteriori informazioni sul sito
http://digilander.libero.it/ritmicosinfonicaroma

17/01/2010 "Sette giorni senza tv e videogiochi la sfida vinta da una scuola umbra"

Il progetto "Oltre lo schermo" lanciato da una mamma e fatto proprio dagli insegnanti
Coinvolti 41 ragazzi tra gli otto e gli 11 anni, 28 ce l'hanno fatta anche se con qualche difficoltà
Una settimana senza televisione e senza videogiochi. Agli alunni di una scuola di Trevi, in Umbria, questa bizzarra iniziativa proposta dalle insegnanti dell'Istituto, sarà sembrata una scommessa impossibile da vincere. Eppure ce l'hanno fatta, o almeno ce l'ha fatta la maggior parte.
Il progetto "Oltre lo Schermo" è nato per iniziativa di Giovanna Grieco, una giornalista umbra. Ma soprattutto una mamma. Una mamma attenta e consapevole del potere ipnotico della tv, che lascia al proprio figlio solo uno spicchio della giornata per seguire sullo schermo avventure e storie dei cartoni animati preferiti. Una scelta a favore di giochi, letture di fiabe, attività quasi del tutto trascurate a favore di ore e ore davanti alla scatola magica.
"In cambio del loro 'sacrificio' - racconta Giovanna Grieco - "abbiamo proposto ai bambini giochi ed attività da fare tutti insieme a scuola, letture in biblioteca, ma anche pomeriggi liberi per stare serenamente in famiglia con genitori e fratelli. Ponendo l'attenzione sullo stare insieme senza il rumore in sottofondo, continuo, che proviene dalla tv".
Già, perché nella maggior parte delle case degli italiani, la televisione è accesa anche durante i pasti; e in più, è collocata quasi in tutte le stanze. Una presenza forse ingombrante, di cui si pensa però di non poter fare a meno. A svantaggio dei più piccoli, che non sanno difendersi dai tanti, troppi stimoli a cui si viene sottoposti con la riproduzione meccanica di immagini e suoni a una velocità vuota di contenuti.
Il progetto è stato accolto quindi con vivo interesse dall'Istituto Comprensivo T. Valenti di Trevi (una scuola elementare e media), dalla dirigente scolastica Giovanna Carnevali, dall'assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Trevi, Stefania Moccoli e dal corpo docente, che ne condividevano le intenzioni e i valori alla base. In totale si sono sottoposti alla "prova" 41 bambini e ragazzi tra gli otto e gli 11 anni di due le classi (la terza elementare e la prima media): sette giorni senza guardare la televisione e senza giocare a nessun videogioco, niente Playstation, niente Wii e quant'altro. In 28 ce l'hanno fatta.
Hanno scoperto con sorpresa, che vivere senza - almeno limitare - le suggestioni deformanti provenienti dallo schermo, non solo è possibile ma anche piacevole. "Volevamo insegnare loro a recuperare i rapporti con i coetanei, con i genitori e con gli insegnanti", spiega l'ideatrice di "Oltre lo Schermo". Un'idea che sembrerebbe d'eco steineriana (la scuola chiamata "Libera Scuola Waldorf", fondata appunto da Rudolf Steiner nel 1919), dove ai bambini l'uso della televisione è proibito almeno fino ai sette anni di età.
La maestra. "Hanno tenuto anche un diario, che aggiornavano quotidianamente, di quest'esperienza" , ha detto lMaria Cristina Garofani, che insegna italiano e storia nella classe di terza elementare. "I bambini nella loro spontaneità hanno confessato anche difficoltà e cedimenti nell'impegno a privarsi della tv, ma alla fine erano soddisfatti. Non solo del risultato ottenuto, ma anche della scoperta di quanto fossero divertenti i 'diversivi' proposti da noi adulti: giochi, letture, la compagnia degli amichetti". Abitudini insomma, troppo spesso trascurate.
Quando le viene chiesto se l'esperimento sarà ripetuto, la maestra risponde che "Oltre lo Schermo" è stato "un progetto-pilota, ma vista la risposta ottenuta e i riscontri positivi dei protagonisti di questa storia, abbiamo in cantiere di riproporlo ancora ed estenderlo a tutta la scuola". "La sfida vera - aggiunge - semmai, sono i genitori degli alunni. Più restii ad accettare l'invito a tenere spenti gli schermi di casa e ad assumersi questo impegno".
La voce dei bambini. "Noi invece di vedere la tv - dicono all'unisono le gemelle Beatrice e Arianna Grisanti, otto anni - abbiamo cucinato con la mamma e ogni volta che papà provava ad accendere la tv andavamo a spegnerla. Ci siamo divertite molto!".
E ancora, Andrea Nocchi, anche lui otto anni: "Mi sono divertito a disegnare, invece di guardare la tv, e ho passato un bel pomeriggio con i miei amici in biblioteca e a scuola giocando con le mamme fino a quando è diventato buio: non ne ho sentito la mancanza".
Più difficoltà hanno incontrato i ragazzi più grandi della scuola superiore di primo grado: Riccardo Ricciola, 11 anni, ha confessato: "Ci sono riuscito poco perché il secondo giorno avevo un po' di tempo libero e non sapendo cosa fare ho giocato con il Nintendo: ma per poco tempo...".
Fonte:Repubblica.it

17/01/2010 "Festa di Sant'Antonio Abate e benedizione degli animali"

RIONE ESQUILINO: FESTA DI SANT’ANTONIO ABATE E
BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI

Domenica 17 gennaio 2010 si svolgerà, con il patrocinio e il contributo del Municipio Roma Centro Storico, la festa degli animali, antica tradizione romana recuperata con l’intento di rievocare antiche memorie e coniugarle con la vita di oggi.
L’appuntamento è alle ore 10.00 per la celebrazione della S. Messa nella Chiesa di S. Eusebio, dove è prevista la partecipazione degli animali; al termine della stessa, sul sagrato della Chiesa, si terrà la benedizione degli animali.
Subito dopo i padroni e i loro “piccoli amici” si sposteranno nei giardini “Nicola Calipari” di piazza Vittorio dove una giuria di bambini e rappresentati della società civile assegnerà dei premi, nell’ambito di diverse categorie, agli animali presenti alla manifestazione.

13/01/2010 "Scuola, 160 euro per l'asilo privato e le iscrizioni viaggiano online"

Un contributo per le scuole d'infanzia private e iscrizioni via internet. Queste le novità dell'anno scolastico 2010/2011 per gli asili di Roma. Fino al 12 febbraio 2010 i cittadini del IX e XVIII Municipio potranno compilare le pratiche attraverso una procedura online. Dal prossimo anno, il sistema sarà esteso in tutta la capitale. Nuove convenzioni con le scuole paritarie e alle famiglie 160 euro al mese per accedere agli istituti
Possibilità di iscriversi online e un contributo di 160 euro al mese per chi decide di far frequentare il proprio bambino una scuola d'infanzia privata. Queste alcune novità per l'anno scolastico 2010-2011, presentate oggi in Campidoglio dall'assessore capitolino alla Scuola Laura Marsilio e che riguarderanno gli asili di Roma. Il Comune di Roma ha attuato delle convenzioni con le scuole paritarie e darà un contributo alle famiglie, per accedere agli istituti, di 160 euro al mese. Sia l'opuscolo che il modello della domanda per l'iscrizione sono disponibili presso tutte le scuole, gli uffici relazioni con il pubblico e gli uffici scuola dei municipi, oppure sul sito del Comune di Roma.Dall'11 gennaio al 12 febbraio 2010 i cittadini del IX e XVIII Municipio potranno iscrivere i loro bambini attraverso una procedura online. La sperimentazione, che dal prossimo anno sarà estesa in tutta la capitale, faciliterà i genitori nelle pratiche amministrative. "Per l'anno scolastico 2010-2011 - ha detto Marsilio - i posti a bando nei diversi municipi sono 10.467. A questi andranno ad aggiungersi ulteriori 571 posti grazie all'attivazione delle convenzioni con le scuole private paritarie".
Fonte: Repubblica.it

13/01/2010 "Stranieri in classe, uno su tre è nato a Roma"

Le anticipazioni del VI Rapporto Caritas sulla Capitale: solo in 14 istituti gli alunni non italiani superano il "tetto" del 30%. Sono 48mila nelle scuole della Provincia. E alle materne boom di seconde generazioni
Sono quasi 50mila gli studenti stranieri che frequentano le scuole di Roma e provincia, oltre l'8% di tutti gli iscritti. Ma più di uno su tre è nato in Italia. A fare la fotografia delle classi multietniche della capitale, a pochi giorni dalla Giornata mondiale del migrante (l'edizione 2010, di domenica, sarà dedicata ai minori stranieri) è la Caritas Roma. Con alcune anticipazioni del VI Rapporto dell'Osservatorio romano sulle migrazioni, realizzato in collaborazione con la Camera di commercio e la Provincia. La presentazione dell'indagine si terrà il 4 febbraio. Qualche cifra? A Roma città, gli studenti di origine straniera sono 31.626. Gli altri Comuni più interessati sono Guidonia, Tivoli, Ladispoli, Pomezia. Ma se, anziché ai numeri assoluti, si guarda al "peso" sul totale degli iscritti, svettano in testa alla classifica piccoli paesi come Campagnano e Marcellina. Quanto alle nazionalità, i più numerosi sono i romeni (36,2%), seguiti a distanza da filippini (7,4), polacchi (4,7), albanesi (4,6), peruviani (4,3).Di particolare attualità - vista la circolare del ministero dell'Istruzione che prevede, a partire dall'anno prossimo, un tetto al numero di stranieri per classe - è la mappatura delle scuole romane in cui l'incidenza di alunni non italiani supera il 30%: il Rapporto 2009 ne censisce solo 14. È interessante incrociare questo dato con quello sui ragazzi che, pur avendo passaporto straniero, sono nati in Italia: sul territorio provinciale sono il 36,8%. E questa percentuale sale al 44,2 alle elementari, al 76% nella scuola dell'infanzia. Se i minori di seconda generazione saranno esclusi dal tetto, come ha annunciato in tv il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini (ma la circolare ministeriale su questo punto non è altrettanto esplicita) si può affermare che, almeno a Roma, il nuovo sistema di quote non avrà effetto: le alte incidenze riguardano infatti perlopiù scuole elementari e medie, dove la maggior parte degli iscritti "stranieri" lo è per cittadinanza, ma non per nascita.
«Abbiamo di fronte una realtà in evoluzione - osserva Ginevra Demaio, caporedattrice dell'Osservatorio - che non può essere affrontata solo con atti amministrativi; serve un approccio più articolato, che punti all'integrazione. Perché in queste classi vediamo il futuro dell'Italia». E pone l'accento su un aspetto ancora poco studiato: «I ragazzi di origine straniera alle superiori si concentrano soprattutto negli istituti tecnici (39,9%) e professionali (29,7), pochi scelgono i licei. Assistiamo a una "separazione dei percorsi", che in passato segnava la differenza tra le classi povere e quelle più agiate. Oggi invece rischia di segnare un nuovo confine invisibile». E la questione dei tetti? «I dati ci dicono che le difficoltà d'inserimento riguardano soprattutto chi arriva in Italia da adolescente, e nello specifico l'apprendimento dell'italiano. Vanno affrontate, più che con calcoli aritmetici, con interventi di ampio respiro, come investimenti per l'insegnamento della lingua anche fuori dell'orario scolastico».
Fonte: Repubblica.it

16/01/2010 "Pigmenti/Ponte'pigneto"

Sabato 16 Gennaio 2010 ore 18.00
Casa dell' Architettura- Piazza Manfredo Fanti 47, Roma
Inaugurazione della mostra e premiazione del concorso PontePigneto
Pigmenti/Ponte'pigneto
Per Info e visualizzare il programma:
www.casadellarchitettura.it

12/01/2010 "Bella e scialla: ecco come parla la "generazione 20 parole"

Secondo una ricerca inglese che analizza il linguaggio dei ragazzi sul webi termini utilizzati dai coetanei su internet o cellulare sono appena 800
Ragazze al computer
SI PUÒ comunicare con 20 parole? Sì, stando a una ricerca inglese che analizza il linguaggio dei ragazzi sul web e che ha fatto inorridire il governo di sua maestà: anche se i teenager hanno un vocabolario di 40 mila termini, quando parlano con i coetanei tramite Internet o il telefonino ne usano solo 800. Ma non basta: in un terzo delle conversazioni le parole ricorrenti sarebbero appena venti. Lo sostiene Tony McEnery, professore di Linguistica alla Lancaster University, la cui ricerca ha messo in allarme Jean Gross, appena nominata consulente del governo britannico per le politiche sulla comunicazione giovanile. La Gross teme che l'abitudine a parlarsi attraverso il computer e i cellulari possa trasformarsi in un handicap insuperabile per il futuro dei teenager: "I ragazzi passano sempre più tempo comunicando attraverso gli sms e altri strumenti elettronici, con messaggi brevi e diretti", ha detto. "Ma devono capire che ottocento parole non sono sufficienti per conquistare un lavoro e avere successo nella vita".Scorrendo la lista delle venti parole che costituiscono un terzo delle conversazioni online tra i giovani inglesi si trovano termini banali, come "yeah" (sì), "but" (ma) e "no", ma anche vocaboli misteriosi come "chenzed", che può significare "stanco" o "ubriaco", oppure "spong", traducibile in "stupido". E poi ovviamente ci sono le abbreviazioni tipiche dei dialoghi su internet, come "lol", acronimo di "laugh out loud" ("rido a crepapelle").Applicando gli stessi criteri alle comunicazioni elettroniche tra ragazzi italiani emergerebbero verosimilmente gli ormai proverbiali "xke" al posto di "perché", "tvb" per "ti voglio bene" o "cmq" invece di "comunque". Ma anche nuove forme di saluto, come "bella", rivisitazione del vecchio "ciao". O slittamenti del significato, come nel caso di "pisciare", ormai usato come sinonimo di "lasciare", "abbandonare". Oppure "accollarsi", sostituto di "mettersi in mezzo", "dare fastidio". Termini che spesso nascono per esigenze di spazio, per rispettare gli angusti limiti degli sms o dei cinguettii su Twitter. E che altre volte vengono scelti per marcare una distanza da chi guarda da fuori ed è abituato ad esprimersi in un altro modo.
Un gergo che dall'esterno può sembrare un codice misterioso e in qualche modo persino ostile, ma che secondo gli esperti non completa l'universo linguistico delle nuove generazioni. E così, mentre il governo inglese si prepara a lanciare per l'anno prossimo una campagna nazionale per arricchire il linguaggio dei teenager, c'è chi ridimensiona gli allarmi e preferisce ricondurre tutto a un problema di gap generazionale: "Tanta gente non capisce come i giovani possano avere un vocabolario per parlare di hip-hop e non per discorrere di politica", ha detto al Times il linguista David Crystal. "Il fatto è che i ragazzi sviluppano un frasario articolato per parlare di ciò che piace a loro. Ed è un vocabolario che gli studiosi non sono ancora riusciti a misurare".
Fonte: Repubblica.it

"I° Corso di lingua italiana per mamme straniere con nurse"


Dall' 8 Gennaio 2010, presso la scuola Di Donato, in Via Bixio 83, tutti i mercoledì e venerdì,dalle ore 9.300 alle ore 11,00 il corso d’Italiano per m amme straniere con nurse.

Per Info:

www.progettobive.org

info@progettobive.org