"La rosa e la peonia"


“La rosa e la peonia”, in un libro “double face” il fior fiore della letteratura italiana e di quella cinese
Dalle iscrizioni degli indovini sui gusci di tartaruga, tracciate all’epoca della arcaica dinastia Shang, ai romanzi erotici delle “belle scrittrici” degli Anni 2000 e le popolarissime eroine della narrativa web.
Un formidabile volo parallelo attraverso i millenni, tra culture e identità molto diverse. Da Confucio a Shanghai Baby, dalle opere latine di epoca romana al Nobel Dario Fo,
“La rosa e la peonia”, in un libro “double face” il fior fiore della letteratura italiana e di quella cinese. Testo bilingue a cura della studiosa Valentina Pedone, esce il 4 giugno in tutta Italia con L’Asino d’oro edizioni; nel volume le tappe della storia letteraria dei due Paesi. Destinatari: le nuove generazioni, gli insegnanti, gli studenti, i mediatori culturali.
Dalle iscrizioni degli indovini sui gusci di tartaruga, tracciate all’epoca della arcaica dinastia Shang, ai romanzi erotici delle “belle scrittrici” degli Anni 2000 e le popolarissime eroine della narrativa web. La storia della cultura e letteratura cinese, da un lato, nei suoi passaggi più salienti e dall’altro, quella delle principali vicende letterarie italiane, costituiscono in un formidabile volo parallelo attraverso i millenni, la struttura de “La rosa e la peonia” in uscita venerdì 4 giugno 2010 in tutta Italia con L’Asino d’oro edizioni.
Scritto in due lingue, questo libro, a cura di Valentina Pedone, ricercatore, docente di letteratura cinese presso l’Università di Firenze e di Urbino (traduzione di Wei Yi, insegnante di letteratura italiana contemporanea presso l’Università di Lingue Straniere di Pechino), è un’opera, se così si può definire, “double face”. E inaugura una nuova collana della casa editrice di Matteo Fago e Lorenzo Fagioli, dedicata a letteratura, poesia e saggistica dell’immenso paese orientale, dal titolo “Cina”.
La rosa, elegante e profumata, e la peonia, la rosa senza spine, fiore tradizionale della Cina (ne esistono oltre 600 specie), che può vivere anche trecento anni, si dividono il fronte e il retro dell’agile volumetto rosso, con due distinte copertine e testi in italiano e in cinese: un modo originale per mettere in comunicazione tra loro cultura e identità di due Paesi molti diversi e lontanissimi uno dall’altro.
I principali eventi letterari di oltre 4000 anni di civiltà cinese, in lingua italiana, si combinano quindi con i “caratteri” ideografici, che narrano invece le tappe fondamentali della storia della letteratura del nostro Paese.
Da Confucio a Shanghai Baby, passando per la letteratura nell’epoca maoista, le fasi storiche e artistiche della “Terra di Mezzo” si ibridano in poche pagine, attraverso le epoche, con quelle italiane: una carrellata che va dalla letteratura in latino di epoca romana, fino al premio Nobel Dario Fo, la cui prima più evidente differenza si manifesta, per significato e suono, nelle immagini della scrittura.
“La rosa e la peonia, si spiega nella postfazione, è rivolto a tutti coloro che incontrano quotidianamente culture diverse dalla propria, a lettori curiosi ed entusiasti, a chiunque voglia conoscere, imparare e crescere nutrendosi di pluralità. E’ rivolto - aggiunge - ai tanti piccoli cittadini cinesi che si incontrano nelle scuole e nelle piazze delle nostre città, che parlano benissimo l’italiano, che si sentono italiani, che riescono a confrontarsi con tutti senza chiedersi nulla e che sarebbe bello sentire parlare anche in lingua cinese”.
Oltre che alle nuove generazioni nate in Italia, per permettere loro di conoscere lingua e cultura della loro terra di origine, “La rosa e la peonia”, ispirato al progetto “Mediazione Sociale” (2007), è destinato a tutti i docenti e agli studenti della scuola dell’obbligo, ai giovani sinologi e agli operatori nella mediazione linguistica e culturale che lavorano nelle scuole, negli ospedali e negli uffici pubblici.

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