13/07/2011 "UNIVERSAL DESIGN DALLA CASA ALLA CITTÀ"

mercoledì 13 luglio 2011 dalle ore 9.30

Casa dell'Architettura - piazza Manfredo Fanti 47 Roma .

UNIVERSAL DESIGN DALLA CASA ALLA CITTÀ
come pensare e costruire una città per tutti in tutto

Presso la Casa dell'Architettura, mercoledì 13 luglio, si terrà il convegno dedicato alla progettazione di spazi, ambienti ed oggetti utilizzabili da un ampio numero di persone a prescindere dalla loro età e capacità psicofisica.

Relatori:
Sveva Belviso Assessore alla Promozione dei Servizi Sociali e della Salute del Comune di Roma
Gian Carlo Noris Presidente della Fondazione Giovan Battista Baroni
Roberto de Rubertis Professore Ordinario presso la Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi di Roma "La Sapienza"
Giulio Nardone Presidente Nazionale Associazione Disabili Visivi
Matteo Clemente e Tommaso Empler autori della pubblicazione
Durante il convegno verrà distribuita ai partecipanti una copia omaggio del volume: L'Universal Design dalla Casa alla città, finanziato dalla Fondazione Giovan Battista Baroni.

Un ambiente è accessibile se qualsiasi persona, anche con ridotte o impedite capacità motorie, sensoriali o psico-cognitive, può accedervi e muoversi in sicurezza ed autonomia. Rendere un ambiente "accessibile" vuol dire, pertanto, renderlo sicuro, confortevole e qualitativamente migliore per tutti i potenziali utilizzatori. L'accessibilità va quindi intesa in modo ampio come l'insieme delle caratteristiche spaziali, distributive ed organizzativo-gestionali in grado di assicurare una reale fruizione dei luoghi e delle attrezzature da parte di chiunque.
L'accessibilità riguarda, quindi, il vivere quotidiano; ad essa si collegano concetti importanti come il pieno sviluppo delle capacità di ogni persona, la tutela della dignità e dei diritti personali o le pari opportunità, che interessano prima o poi tutti noi. Il semplice trascorrere del tempo modifica comunque fisiologicamente le caratteristiche e le conseguenti esigenze di ciascuno: la vita media si va progressivamente allungando con la conseguenza che il numero di anziani nella società contemporanea è in costante aumento; i progressi della medicina hanno permesso alla gente di sopravvivere a incidenti e malattie in passato mortali, seppur spesso riportando disabilità temporanee o permanenti.
Progettare l'accessibilità vuol dire considerare non solo gli aspetti estetici e formali, ma porre al centro dell'attenzione l'essere umano e le sue peculiarità ed esigenze: il suo essere uomo o donna che evolve da bambino ad anziano e che nel corso della vita può andare incontro a cambiamenti temporanei o permanenti e presentare caratteristiche differenti da quella "normalità" definita arbitrariamente da convenzioni che si dimostrano spesso inadeguate.
Per info
www.casadellarchitettura.it

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