"A Termini, da Saviano a Don Ciotti ecco la galleria della legalità"

Roberto Saviano, Benedetta Tobagi, Nicola Grattieri, Umberto Ambrosoli, don Luigi Ciotti, Antonio Ingroia. Sono solo alcuni dei 41 soggetti immortalati dalla fotografa Fiorenza Stefani per la mostra fotografica "il mio sguardo libero-volti per la legalità", presentata nell'atrio della stazione Termini, organizzata e promossa dall'associazione A Voce Alta e dall'Archivio Fotografico Parisio di Napoli e patrocinata da Grandi Stazioni e Provincia di Roma nel quadro della campagna Provincia senza mafie, dedicata al giornalista scomparso Giuseppe D'Avanzo. Il progetto ha ricevuto una medaglia di rappresentanza dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Presenti, oltre a Nicola Zingaretti e a Marinella Pomarici, Presidente di "A Voce Alta", anche alcuni dei soggetti fotografati come il magistrato Raffaele Cantone, il presidente onorario della Federazione delle Associazioni antiracket Tano Grasso, Nora Rizzi, docente e formatrice di Libera, Raffaele Del Giudice, esperto di ecomafie e Presidente del circolo di Legambiente Area Nord di Napoli e don Aniello Manganiello, fino al 2010 parroco di Scampia e fino al 2011 di San Giuseppe al Trionfale a Roma. "Questa - ha detto Marinella Pomarici- è una mostra itinerante che attraverso il suo viaggio per il paese-l'esposizione, gia passata da Napoli e Genova, resterà a Roma fino al 30 aprile, per poi spostarsi a Torino, Lamezia Terme, Milano- si propone di riunire Sud e Nord dell'Italia nel nome della legalità attraverso i volti di personaggi noti e meno noti che ogni giorno si adoperano contro la criminalità organizzata e la corruzione che occupano il territorio e larga parte della pubblica amministrazione: magistrati, giornalisti, scrittori, attori, imprenditori, sacerdoti e rappresentanti di associazioni, fondazioni e istituzioni che si battono per l'integrazione, la difesa dei diritti civili, il riconoscimento dei diritti delle vittime innocenti. Vogliamo testimoniare come si possa avere successo anche coltivando il bene comune". In ogni città in cui la mostra verrà esposta la fotografa Fiorenza Stefani sceglierà altri soggetti da immortalare e aggiungere all'esposizione nella tappa successiva; nel caso di Roma verranno fotografati Franco Latorre, Pasquale Scimeca, Paolo Bianchini e Flavia Fama'. "E' soprattutto nei periodi di debolezza economica che proliferano gli affari della criminalità organizzata - ha detto Zingarett i- per questo l'attenzione sui fenomeni mafiosi deve essere mantenuta sui massimi livelli di guardia. La cultura della legalità deve diventare patrimonio di tutti. Una mostra in un luogo simbolo di Roma come la stazione Termini permette a chi parte e a chi arriva nella nostra città di trovare una testimonianza viva di una scelta di campo, quello della legalità; una galleria di volti di cittadini che scelgono di impegnarsi in prima persona. Una delle cose che ha devastato questo paese è l'illusione della convenienza dell'egoismo, queste persone invece propongono il modello di vita della condivisione. A Roma da 2-3 anni viene vista come una piazza dove le mafie possono investire nella criminalità. Basta vedere i negozi della città che cambiano continuamente proprietario, gestione e metodo. Io sono convinto che di queste cose bisogna parlare, lo abbiamo fatto con la fiaccolata contro le mafie a luglio e pochi giorni fa con l'istituzione della Consulta antimafia della provincia. Tutti insieme siamo molto più forti della mafia"


Per vedere le immagini




Fonte:repubblica.it

Nessun commento: