"Poeti e narratori tra usato e antiquariato"

Libri in piazza: all'Esquilino oggi e domenica prossima prima fiera cittadina di "Pagine romane" l'associazione presieduta da Antonio Conti
Mi piacciono moltissimo i libri usati che si aprono alla pagina che l'ignoto proprietario precedente apriva più spesso" confessava nel '49 la scrittrice americana Helene Hanff al libraio inglese Frank Doel, in una delle prime lettere della lunga corrispondenza che vent'anni dopo sarebbe diventata un bestseller, 84 Charing Cross Road. Una raccolta epistolare nata dalla ricerca di volumi fuori stampa e edizioni introvabili, da un amore sconfinato per il libro usato e antico. La stessa passione che ha portato l'associazione "Pagine Romane", presieduta da Antonio Conti, a organizzare la prima "Fiera cittadina del libro usato e d'antiquariato", che si terrà oggi e domenica prossima a piazza Vittorio. Tra gli eventi della prima giornata, dedicata a "Roma, fra storia e cultura, letteratura e attività editoriale", la lectio di Corrado Augias "Raccontare Roma", questa mattina alle 11.30, e l'appuntamento con Filippo La Porta dedicato a "Roma e i nuovi narratori", dalle 15, a cui parteciperanno Romana Petri - che presenterà il suo ultimo libro Figli dello stesso padre, candidato al premio Strega 2013 - Adelia Battista, Christian Raimo, Marco Lodoli, Tommaso Giagni, Filippo Strumia, Niccolò Vivarelli, Fabio Bussotti ed Elena Fieni. Oltre a dibattiti, reading e incontri con gli scrittori, la manifestazione vedrà protagonisti librai e operatori del settore che daranno vita a una mostra mercato con più di venti stand. L'iniziativa - che si avvale di un comitato scientifico composto da Corrado Augias, Severino Cesari, Michele De Mieri, Goffredo Fofi, Filippo La Porta, Marco Lodoli, Giampiero Mughini e Achille Bonito Oliva - vuole essere un'occasione per rinnovare, in tempo di crisi, la vocazione di un'imprenditoria culturale finora rivolta soprattutto a una ristretta cerchia di bibliofili e collezionisti. "Oggi - spiega l'associazione "Pagine Romane" - le sorti delle librerie dell'usato e dell'antiquariato sono legate alla capacità di rinnovarsi e di aprirsi alla città e soprattutto ai giovani. In un mondo appiattito sul presente, nel quale i titoli nuovi restano in libreria per due mesi, se va bene, occorre saper valorizzare il patrimonio culturale e librario del nostro immediato passato. Il libro fuori commercio rappresenta, in quest'ottica, una diversità preziosa nel mercato editoriale, spesso viziato da logiche di puro marketing".
Fonte:repubblica.it

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